Gli “esclusi”: insegnare a leggeree a scrivere
agli analfabeti adulti

Nel ’31 durante il corso Montessori di Roma feci una breve escursione in tre o quattro località dell’Agro Romano insieme a un ispettore di quelle scuole. I contadini erano tutti ammalati di malaria, in condizioni ancora miserevoli, ma mi colpì il grande progetto per gli analfabeti. Non avrei mai immaginato una tale contraddizione di civiltà: tanta gente analfabeta giusto alle porte di Roma.

Così testimonia il rumeno Ilie Sulea Firu. Si trattava allora di una situazione diffusa, inimmaginabile oggi, che restò gravissima fino agli anni ’40, malgrado gli sforzi del governo per la preparazione di maestri da inviare nelle zone più disagiate (si pensi a tutto il Sud, dalla Marsica alla Sicilia, dalla Lucania alla Sardegna) e che riemerse eguale, se non peggiorata, dopo la seconda guerra, anche per la ripresa, quanto mai dolorosa, dell’emigrazione, sia interna che esterna.


Fin dal 1947-1948 venne creata l’Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo (UNLA) con sede centrale a Roma150 , sostenuta finanziariamente dalla Farmitalia, da Rockfeller, ma soprattutto dagli American Friends (i quaccheri americani che andavano svolgendo un importante quanto silenzioso lavoro di aiuto in Italia in quegli anni difficili). Attuò la sua opera attraverso la creazione di “Centri di Cultura Popolare”151 in varie regioni, al Sud e al Nord, soprattutto in Veneto, che aveva non poche zone depresse.


L’anima realizzatrice di tale impegno sociale fu Anna Gabrieli Lorenzetto, che per avere indicazioni concrete circa l’insegnamento alla lettura e alla scrittura per gli adulti, si rivolse alla Montessori152 , la quale se ne interessò vivamente come questione di giustizia sociale, condivisa fin dagli inizi del secolo con Leopoldo Franchetti ed elaborò un metodo semplicissimo per assimilare le lettere, basandosi sugli aspetti fonetici della lingua e sulla corrispondenza tra suoni e segni, non diversamente da quanto aveva proposto per i bambini piccoli. Inoltre, con la concretezza di sempre, progettò un materiale molto economico e di facile uso che, per interessamento di Giuliana Sorge, viene poi stampato a cura di Maly Falck, da tempo vivamente partecipe del Movimento Montessori153 .