di Jeannette Toulemonde

Montessori in famiglia:
e se si cominciasse dai genitori?162

La prima e più tragica scuola di violenza che il bambino frequenta è la lotta tra sé e l’adulto. Un bambino trattato con ironia, con durezza e in modo rigido può resistere, rivoltarsi, diventare aggressivo oppure fuggire, rifugiarsi nella bugia, nelle fantasie, nell’ipocrisia.


Certo, la violenza in famiglia può essere dovuta anche a situazioni economiche e sociali: disoccupazione, casa priva di spazio, quartiere rumoroso, ma ci sono circostanze di cui siamo direttamente responsabili come la violenza “dolce” che non è meno dannosa per il bambino: si può essere molto violenti, anche senza alzare mai la voce.


Tutti conosciamo adulti dalla voce garbata, che non picchiano, ma il cui potere è ancora peggiore della brutalità palese. Il tono delle riprovazioni, che fa sempre sentire i bambini come “colpevoli”, è talvolta più distruttivo della cosiddetta “buona sculacciata”: è un guaio se non ce ne rendiamo conto.