capitolo 3

Quali sono queste
“nuove tecnologie”?

Finora abbiamo citato varie volte le nuove tecnologie, ma non abbiamo ancora definito di che cosa stiamo parlando.


L’Enciclopedia Treccani definisce tecnologia come parola composta derivante dal greco “tékhne-loghìa”, letteralmente “discorso (o ragionamento) sull’arte”, dove con arte si intendeva sino al diciottesimo secolo il saper fare, quello che oggi indichiamo con il termine tecnica. La tecnologia ha quindi come oggetto l’applicazione e l’uso degli strumenti tecnici in senso lato, ossia tutto ciò che può essere applicato alla soluzione di problemi pratici, proprio come le conoscenze matematiche, informatiche e scientifiche.


Durante una delle mie lezioni ai corsi di formazione ONM, una ragazza ha proposto la lavatrice come nuova tecnologia. A parte strapparci un sorriso, la proposta mi ha portato a formulare due considerazioni. Primo, sembra indispensabile definire nuovo rispetto a cosa. A questo posso rispondere subito, perché oggi le nuove tecnologie sono per antonomasia le applicazioni dell’informatica e della telematica alle diverse attività umane. Secondo, a rigor di logica tecnologie nella scuola Montessori ce ne sono sempre state: le forbici, per esempio, sono una tecnologia perché sono l’applicazione di conoscenze scientifiche, come quelle di meccanica, alla soluzione di un problema pratico. La stessa cosa si può dire della penna biro, del libro e, perché no, della lavatrice. Dobbiamo, quindi, cercare di capire quale sia la differenza essenziale fra queste e le tecnologie che andremo a considerare.