capitolo 6

Nuove tecnologie:
un materiale Montessori in più?

Troppe volte, in modo incorretto e riduttivo, la proposta montessoriana viene circoscritta ai soli materiali, dimenticandosi della “rivoluzione copernicana” che queste idee hanno innescato nel rapporto fra adulti e bambini. Errore in parte giustificabile perché è fuor di dubbio che all’interno del progetto Montessori i materiali rivestano un ruolo molto importante e molto visibile.


Montessori definisce chiaramente il suo materiale come “materiale sensoriale di sviluppo” perché è innanzitutto un aiuto allo sviluppo del bambino e non un sussidio didattico a supporto dell’insegnante per rendere più comprensibili ed efficaci le sue lezioni. Camillo Grazzini racconta in maniera appassionata come sono nati e come si sono evoluti i materiali Montessori che conosciamo144 e sottolinea come questi non siano mai stati imposti da una teoria, ma definiti attraverso una necessaria evoluzione che ha sempre trovato conferma nella sperimentazione e nell’osservazione di come i bambini reagivano ai materiali stessi.


Sono convinto che Maria Montessori, se fosse vissuta oggi, avrebbe analizzato e considerato così anche i materiali tecnologici e, come ci ricordava Grazia Honegger Fresco,

avrebbe usato la tecnologia secondo le modalità di tutti gli altri materiali: libera scelta, individualizzazione, autocorrezione e così via.

A queste idee guida aggiungiamo due suggerimenti operativi provenienti dalla pagina web145 dell’Opera Nazionale Montessori dedicata alle nuove tecnologie: primo, i materiali tecnologici devono essere disposti all’interno dell’ambiente; secondo, nessuna tecnologia deve diventare una disciplina autonoma. Scopo di queste regole è, da un lato, evitare che si spezzi il legame che unifica tutta la proposta montessoriana, dall’altro facilitare la libera scelta da parte dei bambini e, soprattutto, sfuggire a uno dei paradossi della scuola tradizionale, quello di avere i ragazzi immersi nella tecnologia che a scuola la vedono relegata nelle aule d’informatica.