Quando si progetta un sistema o un’applicazione software, uno dei primi passi è stabilirne i confini, cioè definire che cosa ne fa parte e con cosa si interfaccia. Nel nostro caso, oltre alla famiglia, di chi dobbiamo tener conto quando parliamo di tecnologia digitale? Sicuramente dobbiamo considerare amici e compagni di classe dei nostri figli, poi l’ambiente sociale in cui si muovono, la scuola e infine le aziende tecnologiche che forniscono strumenti e servizi.
Di scuola abbiamo già parlato. Può essere un’alleata o andare a rimorchio dei giganti della tecnologia digitale. I compagni spesso sono quelli che realmente influenzano i nostri figli (“Ma come, non hai il telefonino?”) ma su di loro abbiamo scarso controllo. Partiamo perciò da chi ci fornisce servizi e strumenti tecnologici. Sono loro quelli che hanno reso possibile la rivoluzione digitale che conosciamo. Non riesco a immaginare come sarebbe difficile creare e conoscere cose nuove se, per esempio, non esistessero i motori di ricerca (Google, Bing, …). Di questi strumenti dobbiamo essere loro grati, però dobbiamo anche essere consapevoli del loro ruolo nel definire l’ambiente digitale dove ci muoviamo noi e i nostri figli.