Non è per niente facile mettere in fila in poche righe tutto quello che vorrei dire in questo editoriale che giunge in chiusura del mio mandato da Presidente dell’Associazione.

Non è per niente facile mettere in fila in poche righe tutto quello che vorrei dire in questo editoriale che giunge in chiusura del mio mandato da Presidente dell’Associazione.
Provo allora ad aggirare l’ostacolo evocando le parole di Dino Marchi, storico Presidente veneto, celebrato lo scorso maggio con l’istituzione di un Memorial a lui intitolato. Ero ancora un ragazzaccio armato di cavatappi e un po’ di buona volontà e Dino mi disse: “Ricorda che quello che ti viene dato da questa associazione è molto più di quello che riuscirai a dare”.
Sono passati otto anni alla guida di AIS Veneto e quelle parole oggi risuonano vive, più efficaci dei bilanci che viene naturale stilare dopo un impegno così lungo. Anni scorsi via come le acque di un fiume, a volte lenti, a volte impetuosi, ma con una spinta inesorabile al cambiamento che ci ha consentito di guardare sempre avanti e superare i momenti più complicati, che non sono certo mancati. Quel flusso ha visto coinvolte tante persone, che mi hanno dato tanto sul piano umano. Mi hanno aiutato a limare il mio caratteraccio, a coltivare il confronto anche quando si fa duro, ad assumere responsabilità, a prendere decisioni a volte difficili.
A tutte loro sono grato per avermi fatto crescere, dai collaboratori più stretti al socio che ancora non conosco. Il mio bilancio personale, quindi, è ampiamente positivo: ho davvero ricevuto tantissimo, grazie alla passione contagiosa dei tanti che mi sono stati vicino in questa faticosa ma straordinaria esperienza. Il resto, il bilancio complessivo dell’intero mandato, è giusto sia valutato da chi vive l’associazione in prima linea o da chi semplicemente ne è stato spettatore, lungo quel fiume che continuerà a scorrere, un po’ come le pagine di questa nostra rivista. Il mio augurio è che tanti compagni di viaggio continuino a crescere mettendo a disposizione il loro talento, con lo spirito di partecipazione che è l’anima di questa associazione. A tutti loro va il mio grande grazie.