Un vino non è mai solo un vino. Lo ripetiamo sempre a tutti i corsi per aspiranti Sommelier: è l'espressione viva di un territorio e di una o più persone che si dedicano alla coltivazione della vigna e alla trasformazione dell'uva.
Un vino non è mai solo un vino. Lo ripetiamo sempre a tutti i corsi per aspiranti Sommelier: è l'espressione viva di un territorio e di una o più persone che si dedicano alla coltivazione della vigna e alla trasformazione dell'uva.
Detta così sembra semplice, ma trovarsi a degustare o assaggiare un bicchiere di vino, ma anche un distillato o una birra, è decisamente più complicato.
Perché i fattori esterni che ci influenzano sono davvero molti: come ci siamo svegliati al mattino, l'umore della giornata, il nostro stato psicofisico, la compagnia, l'orario, l'ambiente che ci circonda.
È per questo che il vino degustato nel suo ambiente ha sapori diversi, porta con sé qualcosa di unico, viene arricchito dai profumi esterni, dal paesaggio, dai colori: una sorta di genius loci che ti avvolge e ti strega. I muretti a secco, le pievi, gli alberi secolari, le radure, le contrade, i progni e i fiori sono iconemi che vanno oltre il calice e il concetto di terroir. Diventano emozione. L'enoturismo negli anni è diventato proprio questo: la ricerca di un'emozione.
E i numeri parlano chiaro, è un fenomeno in grande crescita in tutta Italia, Veneto compreso. Ma i numeri ci dicono anche altro, cioè che la cantina non può più limitarsi a fare solo la cantina.
Perché l'enoturista è disposto a spendere, ma vuole un'esperienza a tutto tondo, che non si limiti più alla classica visita del vigneto, giro in cantina, degustazione finale.
L'enoturista, se arriva in bicicletta, vuole la stazione di ricarica della batteria, la possibilità di fare un minimo di manutenzione, l'acqua per riempire la borraccia.
Lo sportivo vuole le lezioni di yoga, il percorso da nordic walking tracciato tra i vigneti. La famiglia vuole uno spazio sicuro e sereno per fare un pic nic, dove i bambini siano liberi di giocare senza rischi. Le pretese, insomma, sono tante. La sfida per le aziende, secondo noi, oggi è questa: strutturarsi per accogliere al meglio i turisti. Spesso per questo serve organizzarsi, avere orari flessibili, persone dedicate con competenza sia in campo agronomico-enologico che in termini di ricettività, in grado di parlare più lingue. Abbiamo dunque deciso di dedicare il numero di Vinetia Magazine che avete tra le mani proprio all'enoturismo, a un fenomeno che ormai è già esploso e rappresenta per le aziende una grande opportunità, oltre che una grande possibilità di aumentare il fatturato. Basta crederci.