La musica e la vinificazione sono considerate sia espressioni d’arte che di ingegno. L’enologo nonché compositore Ottavio Ottavi ha praticato e raccontato entrambe le discipline anche a lettere scritte.
In vista della stampa di questa breve raccolta che comprende notizie sulla sua vita, sulla sua attività musicale e la trascrizione dei suoi articoli di critica musicale, Mattia Rossi, anch’egli critico musicale, sapendo che io da tempo utilizzo particolari polifonie per migliorare il vino della mia cantina con opportune tecniche di sonificazione ha visto una possibile risonanza tra la doppia corda Jouée par monsieur Ottavi e il sottoscritto, per cui gli è balenata l’idea di propormi le redazione di una prefazione a questo suo lavoro di ricerca.
Pur essendo nato e vissuto a Napoli per oltre un quarto di secolo, il caso vuole che la città di Casale Monferrato fosse a me nota fin dall’infanzia perché da bambino frequentavo i figli di un collega di mio padre, impiegato anche lui presso lo stabilimento dell’Eternit di Bagnoli, proveniente proprio dal capoluogo monferrino dove, fin dal 1907, insisteva l’attività del più importante stabilimento italiano del gruppo.