Le Ragnaie
Brunello di Montalcino
Se questo libro fosse nato anche soltanto 5 o 6 anni fa, il Brunello delle Ragnaie non sarebbe stato recensito. Questo per sottolineare come recente sia stato l’exploit della giovane azienda dell’altrettanto giovane, ma con le idee chiarissime, Riccardo Campinoti. Arrivando a Montalcino da Sant’Angelo si incontrano Le Ragnaie proprio lungo la strada provinciale, poco prima del Passo del Lume Spento – intorno ai 600 metri di altitudine, quindi. Qui si trova il cru Vigna Vecchia, mentre a Castelnuovo dell’Abate è situato il cru Fornace, due vigne che danno vita a due distinte selezioni di Brunello. Dagli altri vigneti invece si ricavano le uve dedicate al Brunello Le Ragnaie. Le scelte aziendali hanno escluso, almeno sino ad ora, il Brunello Riserva: si è preferito battere la strada della valorizzazione dei singoli vigneti, che posseggono una personalità molto diversa per via delle caratteristiche pedologiche e microclimatiche. La prima annata dei due cru, dai caratteri ben distinti tra loro ma dalla qualità rimarchevole, è stata la 2007 e certamente mi sono chiesto se fosse stato più opportuno puntare l’attenzione su uno di questi vini piuttosto che sul Brunello “base” Le Ragnaie. Sia per l’esiguità delle annate disponibili sia per la comunque forte rappresentatività del Brunello “base”, ho preferito alla fine scegliere quest’ultimo.