Ernesto Gentili

"I grandi vini di Toscana: Rossi d'eccellenza" di Ernesto Gentili, pubblicato da Giunti Editore, è una guida completa che esplora i migliori rossi toscani. Dai celebri Sassicaia e Ornellaia ai meno conosciuti Le Potazzine e Tenuta di Trinoro, il libro offre una panoramica dettagliata dei vini e delle cantine di eccellenza in Toscana. Una risorsa preziosa per appassionati e esperti del settore alla scoperta dei tesori vinicoli della regione.

Introduzione

I Vini

Cartina

Asinone

Avvoltore

Badia a Coltibuono

Biondi Santi

Cabernet Franc Vignamaggio

Caiarossa

Camartina

Castell’in Villa

Castello di Brolio

Cavalli Tenuta degli Dei

Cepparello

D’Alceo

Flaccianello della Pieve

Fuligni

Galatrona

Grattamacco

Grotte Rosse

Guardiavigna

I Sodi di San Niccolò

Il Blu

Il Caberlot

Il Carbonaione

Il Nocio

Il Poggio

La Gioia

Le Pergole Torte

Le Potazzine

Le Ragnaie

Lilliano

Luce

Lupicaia

Masseto

Mastrojanni

Melograno

Montechiari Cabernet

Montesodi

Nambrot

Nittardi

Oreno

Ornellaia

Paleo Rosso

Percarlo

Piaggia

Piaggione

Poggio ai Chiari

Poggio al Vento

Poggio di Sotto

Poggio Lombrone

Sacromonte

Saffredi

Salamartano

Salvioni

Sassicaia

Siepi

Siro Pacenti

Solaia

Stella di Campalto

Syrah Stefano Amerighi

Talenti

Tenuta di Trinoro

Tenuta di Valgiano

Tignanello

Trefiano

Val delle Corti

Vigna Paganelli

Vigneto Bellavista

Vigneto Bucerchiale

Vigneto Rancia

Vigneto San Marcellino

In Appendice

Glossario

L’autore

Indirizzi

Versione cartacea

Lilliano Chianti Classico Riserva TENUTA DI LILLIANO Loc. Lilliano 8 - Castellina in Chianti (Siena) Anno di fondazione dell’azienda: 1920 Prima annata prodotta: 1958 Proprietà: Giulio e Pietro Ruspoli Produzione media: 5000 bottiglie Staff tecnico: Lorenzo Landi,  enologo consulente;  Stefano Porcinai,  agronomo consulente;  Andrea Brunelli, cantiniere Vitigni: 95% sangiovese, 5% merlot Un vino dalla storia gloriosa In epoca medioevale Lilliano era uno dei tanti borghi fortificati costantemente contesi tra Siena e Firenze, ed era quindi sottoposto a cicliche distruzioni. Di quel periodo è rimasto ben poco, buona parte della struttura attuale della villa e della fattoria è ottocentesca. La famiglia Ruspoli Berlingieri acquistò la Tenuta nel 1920 e con l’annata 1958 esordì con un Chianti Classico, il primo vino imbottigliato dall’azienda. Il Chianti Classico è sempre stato una bandiera portata in alto da Lilliano e ricordo bene come negli anni Ottanta fosse uno dei più importanti e quotati dell’intera denominazione. È subentrata poi una fase di lieve appannamento coincisa anche con il rinnovo degli impianti, che oggi hanno in maggioranza meno di quindici anni. Ma già nel secolo in corso la qualità ha ripreso a marciare e ad assumere una continuità ammirevole. È un vino rigoroso, saldato nel carattere con il territorio che rappresenta e realizzato con l’obiettivo principale di esprimerne compiutamente la personalità. 1958 ••••• È la prima annata prodotta e imbottigliata a lilliano. Ed è un esordio spettacolare, da stropicciarsi gli occhi anche per evitare di avere incrociato le ultime due cifre nel leggere l’annata. un bouquet di fiori e bucce di agrumi combinati con una beva deliziosa, leggera e freschissima. 1971 ••••· Altra annata classica, grande annata – neanche a dirlo –, scandita da una bellissima spina acida, continua, dritta, che incalza e rilancia. Profumi intensi e originali di caffè e nocciole. irresistibile. 1998 ••• I profumi hanno un carattere terziario (terra, tabacco), ma in bocca rivela più freschezza del previsto e mantiene un’apprezzabile vitalità. 2004 ••• Ampio, complesso, elegante, mostra un pizzico di evoluzione ma conserva slancio e lunghezza. 2006 ••• Sapido e contrastato, possiede le prerogative e il temperamento di un vero Chianti Classico. È un vino compatto, di buona progressione sul palato. 2007 •• Maturo, con qualche risvolto di leggera evoluzione, è pieno, di media articolazione, con alcol in evidenza nel finale. 2008 •••• A dispetto di un’annata di media reputazione il 2008 di Lilliano è probabilmente, tra le ultime uscite, la più convincente. Ben articolato sul piano aromatico dove alterna sentori floreali al sottobosco e alle erbe aromatiche, si conferma coerente anche sul palato che è molto sapido, fresco, reattivo e scalpitante. 2009 ••· Intenso, continuo, è caratterizzato da una moderata dolcezza ben diffusa sul palato. Sicuramente piacevole ma di media complessità. 2010 •••· Ha dei punti di contatto con il 2008, è sapido, ben articolato e contrastato, di ottima persistenza. Un vino ancora molto giovane e in grado di salire ancora di quota. 2011 ••• L’annata calda è stata ben fronteggiata grazie alla presenza di un’acidità vivace che ha reso più slanciato ed equilibrato il finale. Giovane e promettente. Vigna e cantina Le uve utilizzate per produrre questo vino provengono dai migliori vigneti aziendali, e sono accuratamente selezionate durante la vendemmia, condotta manualmente. I vigneti sono in prevalenza orientati a sud sud-ovest, a un’altitudine compresa fra i 250 e i 300 metri. Nella parte più bassa è significativa la presenza di argilla, mentre in quella più alta e ricca di scheletro è prevalente l’alberese. Nel complesso i vigneti coprono 50 ettari di superficie con una fittezza media di 5000 piante per ettaro allevate a doppio guyot e cordone speronato. La Tenuta dispone nell’insieme di 460 ettari, dei quali 160 sono coltivati a seminativi, 130 sono occupati da boschi e 40 da oliveti. Il Chianti Classico Riserva, fermentato in vasche d’acciaio, viene successivamente affinato in botti di rovere di media dimensione. (in sintesi) Non sono molti i vini toscani in grado di poter andare così a ritroso nel tempo e oltretutto non per pura esibizione delle loro vetuste origini, ma per segnalare che la qualità c’è sempre stata. Debbo dire che su questo non avevo dubbi. Altrettanto interessante è stato poter notare che Lilliano ha messo le basi per garantire un futuro all’altezza del passato. * I vini sono stati degustati in questo ordine:  2004-2011 (in una verticale), 1998, 1971, 1958.

Scopri i grandi vini rossi di eccellenza della Toscana con la guida completa di Ernesto Gentili