Ornellaia
Bolgheri rosso Superiore
Fondata da Lodovico Antinori, l’Ornellaia ha percorso in 35 anni tutti i gradini di uno sviluppo a 360 gradi che ha portato all’affermazione di un marchio ormai di valenza mondiale. Ci sono aziende che non registrano variazioni per secoli, all’Ornellaia in un periodo relativamente breve hanno cambiato più volte proprietà, e non sto a fare la cronistoria di tutti i passaggi, senza contare poi che qui sono circolati personaggi di straordinaria reputazione, enologi come André Tchelistcheff e Tibor Gál, Thomas Duroux, consulenti del calibro di Michel Rolland, agronomi prestigiosi, architetti di grido e insomma, quando cominci a fare questi elenchi dimentichi sempre qualcuno, per cui mi fermo. Certo l’obiettivo, chiunque ci fosse a dirigere o a prendere decisioni, è sempre stato quello di fare il massimo ispirandosi a un modello che era una via di mezzo tra Bordeaux e California, e Bolgheri poteva rappresentare in effetti il giusto trait dÕunion. Di Ornellaia se ne è parlato da subito molto, ma in realtà nelle prime dieci uscite, da metà anni Ottanta a metà anni Novanta, c’è stata un’alta concentrazione di annate modeste. La prima annata veramente superlativa è stata la 1997 e subito dopo la 1998. Da lì in poi è cambiato il tiro, si sono alimentate ancora di più le ambizioni, il provvisorio ingresso di Mondavi ha attirato le attenzioni di tutto il mondo e il processo di crescita, supportato da investimenti generosi, ha cominciato a marciare sempre più spedito.