Paleo rosso

LE MACCHIOLE
Via Bolgherese 189/A - Bolgheri, Castagneto Carducci (Livorno)

Anno di fondazione dell’azienda:
1983

Prima annata prodotta:
1989

Proprietà:
Cinzia Merli

Produzione media:
20 000 bottiglie

Staff tecnico:
Luca Rettondini, enologo; Massimo Merli, responsabile di campagna

Vitigni:
cabernet franc

La vigna, e ancora di più il vino, hanno bisogno di tempo. Piantare una vigna non è come piantare i pomodori o le cipolle: analisi, scasso, lavorazione dei terreni, portainnesti, scelta dei cloni e così via. Se tutto va bene, per avere la prima uva da vino ci vogliono tre anni, ma per fare grandi vini ci vogliono le vigne vecchie. Insomma, va superata tutta una serie di tappe per arrivare a fare un giro completo e non si può evitare di pensare che buona parte dei nostri vini sono ancora molto giovani. E giovanissimi erano Cinzia e Eugenio Campolmi quando piantarono i primi vigneti a Bolgheri, nelle terre storicamente possedute dai Della Gherardesca, dove da tempo facevano vino gli Incisa della Rocchetta, gli Antinori e altri ancora si accodavano via via. Eugenio era il primo vignaiolo “autoctono” della zona, non provvisto di nobile lignaggio, e oltretutto era un ragazzino. Quante possibilità di successo poteva avere? Ci fossero stati i bookmaker dei vignaioli lo avrebbero quotato 100 a 1. Ma Eugenio non era un “bischero” e poi aveva la testa dura. Vinse le scommesse e sorprese tutti iniziando a fare vini sempre più buoni. Arrivò al punto di disegnare i futuri profili dei suoi vini, puntando sui monovitigni: lo Scrio (syrah), il Messorio (merlot) e il Paleo Rosso che, nato come blend tra cabernet sauvignon e sangiovese, diventò, con l’annata 2001, cabernet franc in purezza. Poi, nel 2002, di nuovo fregò tutti, ci fregò tutti, anche se stesso purtroppo, lasciandoci troppo presto. Cinzia, oltre a due bambini, si trovò a dover gestire vigneti, cantina, rete di vendita e quant’altro. Non sapendo niente o quasi. I soliti bookmaker sentenziarono: tempo sei mesi vende tutto, fuori quota. Non la indovinarono neanche stavolta. Cinzia Merli stupì il mondo ed è stata formidabile come sanno esserlo certe donne, e solo loro, in determinate situazioni. Oggi Le Macchiole è un’azienda modello, che persegue la qualità nei minimi dettagli. Un’azienda dove si respira un’aria positiva, dove tutti lavorano con entusiasmo. Compresi i figli di Cinzia ed Eugenio.