Poggio ai Chiari
Conosco da tempo Fabio Cenni, diciamo da quando non se lo filava nessuno, e ho potuto ammirarne la costanza, la determinazione e, soprattutto, la passione che ha da sempre riversato nell’impegno da vignaiolo. Attento, scrupoloso, preciso, Fabio Cenni riesce a far convivere le emozioni con la razionalità. Provando e sperimentando ha trovato un percorso del tutto personale e, senza seguire nessun filone, nessuna moda, propone da anni un Sangiovese di alto livello, capace di sostenere con spavalderia lunghi periodi di invecchiamento. A proposito d’invecchiamento, o affinamento che dir si voglia, il Cenni ha delle idee molto originali che lo hanno portato a decidere di allungare i tempi, fino addirittura a sette anni, prima di uscire sul mercato con il suo Poggio ai Chiari. Da parte mia posso dire che ho sempre trovato comunque buonissime anche le versioni che seguivano un processo di affinamento molto più rapido ma, evidentemente, Fabio Cenni avrà avuto le sue buone ragioni per intraprendere questa strada, che è oltretutto più onerosa sotto il profilo economico.