Poggio di Sotto
Brunello di Montalcino
Poggio di Sotto nasce nel 1989 dall’acquisto di un piccolo casale di campagna nella zona di Castelnuovo dell’Abate da parte di Piero Palmucci, maremmano d’origine e trapiantato in Svezia per molti anni. La posizione è eccezionale, il Monte Amiata è lì di fronte e protegge da temporali e grandinate mentre dal fiume Orcia salgono correnti d’aria che rinfrescano la notte. Rapidamente Piero Palmucci arriva a possedere 10 ettari di vigneto, tutti iscritti a Brunello, e utilizza immediatamente le botti grandi per l’affinamento. Durante l’affinamento il vino è continuamente monitorato con assaggi periodici e sulla base dei riscontri ricevuti viene deciso quale parte di esso diventerà Brunello o sarà Rosso di Montalcino. Palmucci compie, in questo senso, un’altra scelta vincente proponendo a Giulio Gambelli, il grande, compianto Maestro Assaggiatore, di affiancarlo, con la sua estrema sensibilità, nelle decisioni tecniche. Le prime uscite, a dire il vero, non entusiasmavano, anzi era più convincente il Rosso del Brunello, che appariva un po’ troppo evoluto. Ma dopo qualche anno di messa a punto, verso la fine degli anni Novanta ecco che il Brunello di Poggio di Sotto infila una serie di annate spettacolari, una più emozionante dell’altra. E lo fa, aggiungo, nel momento in cui impazzavano sul mercato alcuni Brunello “american style”, scuri di colore, concentrati, fruttati e boisé. Il contrasto con il Brunello di Poggio di Sotto era lacerante! Il resto è storia recente e dice che i nuovi proprietari, i fratelli Maria Iris e Claudio Tipa, che hanno acquistato la Fattoria nel settembre del 2011, hanno saggiamente mantenuto lo stesso, identico percorso per trasformare l’uva in vino. Con lo stesso, identico staff di cantina e campagna che per anni ha lavorato in azienda. Meno il buon Giulio, purtroppo.