Trefiano
Carmignano riserva
In pochi luoghi capita di sentirsi a proprio agio come a Capezzana. Nella Tenuta, diretta per tanti anni dal compianto Ugo Contini Bonacossi, il senso dell’accoglienza e dell’ospitalità è sempre stato inteso come una forma imprescindibile di civiltà. Anche se c’eri stato in una sola occasione, a Capezzana ti sentivi a casa. Eppure qui la storia ha radici così antiche da incutere soggezione. Una pergamena dell’804 (non è un refuso, è proprio 804) citava il luogo in relazione a Carlo Magno: “Carolus vir excellentissimus rege Francorum et Romanorum atque Langobardorum... in loco dicitur Capetiana... tam edificia case cum orta, vineis, silvis, olivetis...”. La villa di Capezzana fu edificata nel Cinquecento dai Medici; passò poi nelle mani di vari proprietari, dai marchesi Bourbon del Monte ai conti Adimari Morelli, dai baroni Franchetti alla vedova Franchetti Rothschild e infine ai conti Contini Bonacossi. Anche la villa di Trefiano ha origini cinquecentesche ed era nata come residenza estiva dell’antica famiglia dei Rucellai, come si può leggere sull’iscrizione in pietra serena presente sulle finestre: “Giovanni di Pandolfo Rucellai, l’anno della salute 1570”. E, ancora, prima di passare all’attualità, non si può tralasciare il fatto che Carmignano faceva parte delle quattro zone citate da Cosimo III de’ Medici nell’ormai famoso bando del 1716 che definiva i confini delle quattro regioni vinicole (Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra) e del quale, senza dover usare la calcolatrice, ricorre, proprio nel momento in cui scrivo, il trecentenario. Insomma, la storia del vino qui è passata davvero e ha saputo anche rinnovarsi tempestivamente senza perdere le radici di un’antica tradizione. Alla Tenuta di Capezzana si producono altre varie etichette di rosso piuttosto significative, tra le quali il Ghiaie della Furba, uvaggio bordolese con l’aggiunta di una quota di syrah, e due vini in rappresentanza della Docg Carmignano: il Villa di Capezzana, prodotto ogni anno, e il Villa di Trefiano, che è una Riserva prodotta solo nelle migliori annate. Ho sempre trovato particolarmente interessante quest’ultimo vino, dal carattere singolare, e mi è sembrato giusto selezionarlo anche per testarne le effettive capacità di evolvere nel tempo. La degustazione che segue è largamente esplicativa in proposito.