Avvoltore
Negli anni Novanta la Maremma non era così fittamente ricca di aziende e vigneti come adesso e ricordo bene come i vini da assaggiare in provincia di Grosseto si limitavano a poche decine. La qualità media era discutibile, come in quasi tutti i territori della regione con esclusione del Chianti Classico, tecnicamente più avanti delle altre zone. E l’Avvoltore primeggiava, supportato dall’enorme passione e competenza di Adolfo Parentini, che dirigeva a quei tempi l’azienda, e già all’epoca tendeva a essere un vino ingiustamente sottovalutato in quanto i pochi competitori che trovava in zona non erano ritenuti attendibili. A distanza di anni gli assaggi effettuati mostrano un’apprezzabile conferma della qualità percepita al tempo, non ho registrato cali di forma e di tensione né evoluzioni repentine, come nell’immaginario comune ci si potrebbe attendere da vini maremmani.