Badia a Coltibuono
Chianti Classico Riserva
Le origini dell’abbazia (badia) di Coltibuono risalgono a un migliaio di anni fa.
A fondarla furono i monaci vallombrosani che vi restarono fino all’epoca napoleonica, quando furono costretti ad abbandonarla. Nel 1846 fu acquistata da Michele Giuntini, antenato degli attuali proprietari. Non sto qui a parlare delle vicende storiche né delle ricchezze di Badia a Coltibuono: servirebbe un libro solo per questo, mentre queste pagine sono dedicate a un vino.
E a Coltibuono di vini meritevoli di essere raccontati se ne producono diversi, ad esempio il Sangioveto oppure il Chianti Classico “base”, ma alla fine mi è sembrato che la Riserva rappresentasse maggiormente il percorso compiuto dall’azienda degli Stucchi Prinetti in questi anni. Un vino longevo, come dimostrano molti sorprendenti assaggi di vecchie annate, che è passato attraverso una fase meno espressiva e interlocutoria negli anni Novanta per poi trovare un assetto più stabile e significativo negli ultimi dieci anni, in linea con il passaggio organizzativo e strutturale che la proprietà ha avuto nello stesso periodo.