Galatrona
Val d’Arno di Sopra
La percezione del territorio corrispondente alla recente denominazione Val d’Arno di Sopra, a cui appartiene anche la Tenuta di Petrolo, non è così immediata. Possiamo considerare la zona come l’estensione verso est, quindi in direzione di Arezzo, dell’area del Chianti Classico. In ogni caso la vite qui si coltiva sin dall’antichità, passando per l’editto del 1716 di Cosimo III, che indicava tra le quattro aree di maggior pregio vinicolo proprio il Val d’Arno di Sopra. Intorno al 1940 la famiglia Bazzocchi acquista Petrolo e, per saltare rapidamente ai giorni nostri, Luca Sanjust, terza generazione della famiglia Bazzocchi Sanjust, inizia nel 1993 a occuparsene direttamente, convinto dalla madre Lucia, che nel frattempo si era affidata ai consigli di Giulio Gambelli. Fu proprio Gambelli a suggerire di piantare il merlot su quel banco di argilla che interrompeva la collina di galestro del vigneto più importante dell’azienda. Così, in estrema sintesi, è nato il Galatrona che, come buona parte dei vini toscani, ha conosciuto nel corso di questi anni varie fasi stilistiche ma che ha trovato nel tempo una configurazione più stabile e convincente. D’altro canto, Luca Sanjust proviene da una solida formazione artistica che lo ha portato ad abbracciare il suo incarico con uno spirito mai passivo e mai conformista. Ha sperimentato vari “colori” per arrivare a dipingere un quadro con le tonalità più vive e brillanti.