Il vino è molto più di una semplice bevanda: è storia, cultura e tradizione. Ogni bottiglia racchiude l’identità di un territorio, il lavoro dei vignaioli e le influenze del clima e del suolo. Tuttavia, il modo in cui un vino viene classificato e percepito ha un impatto determinante sulla sua reputazione e sul suo valore di mercato.
 
 Nel corso della storia, diversi sistemi di classificazione hanno cercato di dare ordine al vasto mondo della viticoltura, stabilendo gerarchie basate su qualità, territorio e invecchiamento. Alcune di queste classificazioni, come il Classement de Bordeaux del 1855, hanno mantenuto la loro influenza per secoli, mentre altre sono state costantemente modificate per adattarsi all’evoluzione del settore.
 
 L'articolo Confini straordinari di Fabio Rizzari, contenuto nel numero 29 della rivista Vitae, esplora il ruolo e le contraddizioni delle classificazioni vinicole, ponendo l’accento su come queste gerarchie abbiano plasmato il mercato e influenzato la percezione dei consumatori​.

Confini straordinari Le classificazioni del vino e il loro impatto sul mercato e sulla percezione della qualità

Le classificazioni del vino e il loro impatto sul mercato e sulla percezione della qualità