La storia del Prosecco Col Fondo
Per comprendere la peculiarità di questo vino, è necessario fare un passo indietro nel tempo e ripercorrere le sue origini. Il Prosecco Col Fondo nasce da un metodo produttivo che affonda le sue radici nel XIX secolo, quando la vinificazione avveniva con tecniche rudimentali e senza le moderne attrezzature di controllo della fermentazione. I produttori dell’epoca, operando in un clima caratterizzato da inverni rigidi, vedevano spesso la fermentazione arrestarsi spontaneamente con il calo delle temperature. La ripresa fermentativa avveniva poi in primavera, quando i vini, ormai imbottigliati, iniziavano a sviluppare una leggera effervescenza naturale. Questo fenomeno, inizialmente considerato un effetto collaterale della lavorazione, divenne ben presto un tratto distintivo del Prosecco Col Fondo.
L’evoluzione di questo vino ha seguito un percorso particolare, influenzato sia dalle tecniche di produzione sia dal contesto socio-economico in cui si è sviluppato. Mentre la produzione industriale del Prosecco ha abbracciato il metodo Martinotti (o Charmat), che prevede la fermentazione in autoclave per ottenere un prodotto più omogeneo e immediato, alcuni vignaioli hanno scelto di preservare la tradizione, mantenendo la rifermentazione in bottiglia e valorizzando il legame con il territorio.