

Il vino in Polonia. Una storia ancora tutta da scrivere e raccontare
Nuovi vitigni, giovani produttori e una sorprendente rinascita vitivinicola

Il pregiudizio da sfatare: la Polonia produce vino?
Quando si pensa alla Polonia, raramente viene in mente il vino. Vodka, birra, foreste e città gotiche sì, ma vitigni e cantine sembrano appartenere a un immaginario molto lontano. Eppure, negli ultimi vent’anni, questo Paese dell’Europa centrale sta scrivendo una nuova, sorprendente pagina nella sua storia agricola, trasformando un passato dimenticato in una frontiera vitivinicola tutta da esplorare.
In verità, la vite in Polonia ha radici antiche. I primi documenti parlano di coltivazione già in epoca medievale, spesso legata a monasteri e corti nobiliari. Tuttavia, il clima rigido, le invasioni, le guerre e soprattutto il lungo periodo comunista – in cui ogni slancio agricolo individuale fu represso – hanno interrotto bruscamente ogni tradizione produttiva.
Solo dopo il 1989, con il ritorno all’economia di mercato e la riappropriazione delle campagne da parte delle famiglie, il vino ha ricominciato a crescere. Lentamente, con fatica, ma anche con entusiasmo e orgoglio.