Daniele Brambilla

Arturo Brambilla

"Born to be Wine: persone oltre il vino" di Daniele e Arturo Brambilla, edito da Trenta Editore, è un'emozionante viaggio alla scoperta delle storie di passione e impegno dietro alcune rinomate tenute e aziende vitivinicole. Attraverso capitoli che raccontano le storie di Tenuta La Morandina, Azienda Agricola Mauro Molino, Tenuta Le Mojole e molte altre, i lettori vengono condotti in un mondo dove il vino diventa il mezzo per narrare leggende moderne di dedizione, tradizione e successo. Una narrazione coinvolgente che sfida l'idea del vino come mero prodotto, e lo eleva a espressione artistica delle persone che lo creano e delle terre che lo ispirano.

Favole che spesso favole non sono…

C'era una volta

Tenuta La Morandina

Azienda Agricola Mauro Molino

Tenuta Le Mojole

Azienda Agricola Cecchetto Giorgio

Tenuta Bellaveder

Azienda Agricola Buzzinelli

Azienda Agricola Stanig

Azienda Agricola Bissoni

Tenuta Villa Pinciana

Azienda Vitivinicola Brunori Mario e Giorgio

Cantine D’Alfonso Del Sordo

Vigneti Musita

Le Tenute Carlo Pili

C’era una volta… e forse c’è ancora!

Versione cartacea

RIMANERE PICCOLI PRESERVANDO GRANDI VALORI Carlo e Cristina Brunori AZIENDA VITIVINICOLA BRUNORI MARIO E GIORGIO Ci piace che il cliente si porti a casa una parte del nostro territorio ritrovandolo nei nostri vini. UN VIAGGIO A RITROSO NEL TEMPO Eravamo partiti presto da Milano per le Marche e ricordo che avevamo lavorato sodo in quella giornata. In agenda c’erano molti appuntamenti soprattutto al mattino, attorno ad Ancona, nella località Baraccola. Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Osimo dove, stando alle informazioni raccolte, avremmo trovato ciò che cercavamo. E si stava facendo sera. “Occorre trovare un posto per dormire” ho detto al mio collega di lavoro e amico Pierino. “Per me un posto vale l’altro” mi rispose, “basta che non mi ritrovo a dormire sotto le stelle…”. Trovammo da dormire a Jesi e spulciando nella mia consumata guida dei ristoranti lessi di un locale che, dalla breve descrizione riportata, mi ispirava. Eravamo a San Marcello, poco distanti da Jesi e al ristorante ci accolse un signore già avanti con l’età; ci fece accomodare e, ancora oggi, ho un bellissimo ricordo per l’ospitalità ricevuta, la raffinata cucina di quel posto e la disponibilità al dialogo discreto, per nulla soffocante. Ma questo succedeva molti anni fa… Oggi, con motivazioni diverse, sono di ritorno con Daniele in quei luoghi per un appuntamento con Cristina, Carlo e Giorgio proprietari dell’Azienda Brunori. Proprio il loro modo di fare mi ha riportato indietro nel tempo, al ricordo di un ristorante che oggi non c’è più, ma del quale non ho dimenticato l’accoglienza, quella che ti fa sentire a casa e che ti fa sentir bene. DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE All’ingresso è impossibile non notare una bicicletta anni ’50 sponsorizzata Brunori: una bella targhetta sul telaio e una bottiglia di vino sulla canna tanto che a Daniele vien da dire: “ ”. L’azienda Brunori è stata fondata dal nonno Mario, padre di Giorgio e Carlo aggiunge: “ ”. Carlo ci spiega che in origine i loro vigneti erano a Cupramontana, un paesino a 550 metri di altezza in provincia di Ancona, dove negli anni Cinquanta vi era un alto numero di produttori. In seguito anche per questo motivo, ma soprattutto per ragioni climatiche, è stato deciso di spostare l’azienda a San Paolo di Jesi. Questa volta è Cristina a inserirsi: “ ”. Ci facciamo spiegare come i loro predecessori avessero voluto prendere questa decisione dato che gli strumenti per valutare il territorio ai tempi non erano gli stessi di oggi… “ ” commenta Carlo che continua “ ”. beh una bella alternativa, altro che integratori; con questa chissà dove si arriva… siamo da sempre produttori di vino, coltivando le nostre uve di generazione in generazione. E’ stato proprio il nonno nel 1956, anziché vendere come si faceva una volta il vino sfuso, a iniziare con l’imbottigliamento utilizzando la famosa anforina ripresa e promossa da molte altre aziende, un po’ quella che ha reso famoso il Verdicchio su scala internazionale Qui a San Paolo di Jesi le uve maturano meglio perché il clima è un po’ più caldo rispetto a Cupramontana. C’è una notevole differenza di altitudine; questo nostro nuovo appezzamento rimane un po’ più basso, sui 100 metri, anche se ultimamente con i repentini cambiamenti climatici, Cupramontana ha registrato un innalzamento medio delle temperature Il nonno ci insegnava che per capire il territorio bisogna aver fatto almeno 100 vendemmie; applicatevi perché è solo così riuscirete a interpretare il territorio e produrre del buon vino. Noi non ci siamo fatti scoraggiare anzi ci abbiamo preso gusto CAMBIO DI DIREZIONE Cristina, tutta orgogliosa ci racconta come Il babbo ha continuato l’attività prendendo in mano le redini dell’azienda: “ Il babbo Giorgio ricopre oggi il ruolo di supervisione e la sua esperienza sul campo aggiunge quel valore soprattutto in vigna ed in cantina che ha favorito l’ingresso in azienda di Carlo e sua sorella Cristina. Ha fortemente creduto in un cambio di direzione, portando l’imbottigliamento dalla cosiddetta bottiglia ad anforina, alla bottiglia bordolese. Da precursore, le critiche non sono mancate, ma naturalmente, credendo fino in fondo nelle proprie convinzioni, non si è lasciato influenzare e ha portato a compimento il suo progetto.” PERCHÉ RIMANERE PICCOLI Dalle parole di Carlo e Cristina traspare un grande rispetto per la tradizione, per le radici e per la continuità del lavoro che chi li ha preceduti. Proprio per preservare i valori dell’azienda hanno voluto rimanere di piccole dimensioni e mantenere una gestione a carattere famigliare, supervisionando ogni operazione che viene fatta, dalla vigna fino all’imbottigliamento. “ ”. “ ”. “ ”, aggiunge con tono importante Cristina “ ”. Ogni piccolo particolare può fare la differenza, per esempio l’imbottigliamento viene svolto tenendo conto delle fasi lunari” ci dice Giorgio “ed essendo piccoli abbiamo la possibilità di vedere a chi andrà il nostro vino e spesso raccogliere direttamente i pareri del consumatore finale I prodotti devono rispecchiare le caratteristiche del territorio, questo è uno dei principali obiettivi dell’azienda. Qui a San Paolo di Jesi”, spiega Cristina “c’è un microclima e sentiamo l’influenza positiva che arriva dal mare a soli 25 km e, dalla parte opposta, una brezza più fresca che arriva dalle montagne. Questo contribuisce ad avere una buona all’escursione termica che giova positivamente ai vitigni. Il terreno inoltre è molto minerale, grazie al fatto che nelle vicinanze dei vigneti scorre un torrente chiamato L’Acqua Salata. L’insieme di questi elementi favorisce la produzione di vini che hanno caratteristiche di sapidità e mineralità molto spiccata Per noi questo è sinonimo di alta riconoscibilità; siamo contenti quando qualcuno compra il vino da noi perché siamo convinti che con il prodotto si porta a casa un pezzo del nostro territorio. Noi vogliamo che il nostro vino esprima l’autenticità e le caratteristiche del territorio ma come ha insegnato il nonno, senza impiegare pesticidi e attraverso una produzione organica dettata da trattamenti con solo rame e zolfo L’ EVOLUZIONE E LA GENIALITÀ NEL FARE IL VINO Pesando alla sua infanzia Carlo ha un sorriso particolare, alza lo sguardo e ci dice: “ ” che alla fine della nostra visita ci mostra con orgoglio prima di andare tutti insieme a pranzo nel centro di Jesi, dove assaggiamo il loro meraviglioso Verdicchio. Giunge il momento dei saluti e lasciamo Cristina Carlo e Giorgio consapevoli di portarci a casa un bel pezzo di quel territorio, ma soprattutto la gradevole sensazione di aver trascorso delle ore molto piacevoli con questa semplice famiglia marchigiana, dall’accoglienza spontanea e dall’ospitalità infinita. quando si vendemmiava, c’era una pigiadiraspatrice che veniva alimentata dal motore smontato dalla Vespa del nonno che, adattato come una puleggia, faceva girare quello che di solito si faceva manualmente. Era una cosa che mi affascinava molto ma non solo, anche il nonno si divertiva a mettere le marce secondo il tipo di uva. Ancora oggi naturalmente conserviamo quella vecchia e mitica pigiadiraspatrice… Carlo e Cristina Brunori AZIENDA VITIVINICOLA BRUNORI MARIO E GIORGIO Viale della Vittoria, 103 60035 Jesi ANCONA www.brunori.it

Esplora le storie di passione e dedizione dietro il vino con "Born to be Wine" di Daniele e Arturo Brambilla. Emozioni oltre il calice.