Daniele Brambilla

Arturo Brambilla

"Born to be Wine: persone oltre il vino" di Daniele e Arturo Brambilla, edito da Trenta Editore, è un'emozionante viaggio alla scoperta delle storie di passione e impegno dietro alcune rinomate tenute e aziende vitivinicole. Attraverso capitoli che raccontano le storie di Tenuta La Morandina, Azienda Agricola Mauro Molino, Tenuta Le Mojole e molte altre, i lettori vengono condotti in un mondo dove il vino diventa il mezzo per narrare leggende moderne di dedizione, tradizione e successo. Una narrazione coinvolgente che sfida l'idea del vino come mero prodotto, e lo eleva a espressione artistica delle persone che lo creano e delle terre che lo ispirano.

Favole che spesso favole non sono…

C'era una volta

Tenuta La Morandina

Azienda Agricola Mauro Molino

Tenuta Le Mojole

Azienda Agricola Cecchetto Giorgio

Tenuta Bellaveder

Azienda Agricola Buzzinelli

Azienda Agricola Stanig

Azienda Agricola Bissoni

Tenuta Villa Pinciana

Azienda Vitivinicola Brunori Mario e Giorgio

Cantine D’Alfonso Del Sordo

Vigneti Musita

Le Tenute Carlo Pili

C’era una volta… e forse c’è ancora!

Versione cartacea

LA SAGGEZZA DI UN PADRE Mauro Molino AZIENDA AGRICOLA MAURO MOLINO Ho fatto benissimo a investire tutto me stesso nella viticoltura: mi ha fatto crescere nella conoscenza delle mie viti. Arrivare a La Morra da Milano è molto semplice: poco meno di due ore di autostrade, prima sulla A7 poi la A21 e infine la A33 dove, uscendo a Grabelletto, ti rendi conto che il paesaggio è di quelli che ti fanno sentir bene. La Morra è lassù, in cima e noi ci fermiamo un poco prima, nella frazione Annunziata, dove Martina e Matteo, figli di Mauro Molino, ci aspettano. Mauro non si fa vedere subito e ci passerà a salutare dopo; la decisione di qualche tempo fa di fare un passo indietro e lasciar condurre l’azienda totalmente ai figli, la vuol mantenere anche per la nostra intervista: lascerà raccontare tutto a loro. Martina e Matteo sono molto orgogliosi di essere viticoltori in queste terre di Barolo, soprattutto a la Morra in quanto la maggior parte dei loro vigneti si trovano in questo comune. Mauro Molino L’AVVENTURA DI MARTINA “L’attività inizia con papà Mauro nel 1982 quando, dopo essersi diplomato nel 1979 alla scuola enologica e dopo aver fatto esperienze in varie regioni d’Italia, è tornato in Piemonte nella sua terra d’ origine. La prima vendemmia risale appunto all”82 con il Vigna Conca, un vino ambasciatore per i Molino, un vino per eccellenza. Nostro padre è stato protagonista fino a quando siamo subentrati noi, mio fratello nel 2003, occupandosi di vinificazione e di tutto quello che riguarda la produzione, e io nel 2008, occupandomi della parte commerciale e della promozione con grandi viaggi e un gran divertimento. Abbiamo scelto di restare un’azienda famigliare oggi condotta da noi e da un padre che, pur continuando a restare presente, ci lascia fare. Abbiamo quattordici ettari in totale la maggior parte dei quali qui a La Morra e nella zona del Roero. Abbiamo ereditato un’attività dove lui si occupava di tutto, dalla vigna alla cantina alla distribuzione,” ci spiega ancora Martina “mentre noi abbiamo deciso di occuparci ciascuno di ambiti diversi, specializzandoci e facendo quindi crescere l’azienda; io, dal punto di vista commerciale ho potuto dedicarmi maggiormente al mercato internazionale, che per noi oggi è molto importante. Ho iniziato a girare il mondo nel 2008 dopo essermi diplomata come tutti in famiglia, alla scuola enologica. Dopo qualche mese all’estero per imparare la lingua inglese, ho iniziato a cercare i maggiori canali di vendita per mettere in piedi una rete commerciale che oggi funziona che ci ha permesso di ottenere tante soddisfazioni, non solo a livello di vendita, ma anche dal punto di vista dei legami, di rapporti duraturi e di fiducia reciproca con i nostri clienti. La più grande soddisfazione è di essermi messa in gioco in prima persona, di averci messo la faccia. La difficoltà maggiore, invece, è stata quella di presentarsi con una azienda pressoché sconosciuta, ma da questa consapevolezza l'altra grande soddisfazione, di esser riuscita a far conoscere i nostri prodotti, il nostro stile che è quello per cui noi vogliamo essere riconosciuti”. Martina Molino IL SOGNO DI MATTEO Matteo Molino racconta l’azienda come la realizzazione di un sogno, iniziato con papà e portato avanti con la sorella Martina, con quella energia e quella freschezza tipica dei giovani che mettono entusiasmo in quello che fanno. “Ci sentiamo integrati con il nostro territorio perché sono proprio questi diversi terroir che danno l’impronta ai nostri vini, quelli nei quali crediamo. La zona del Barolo è una zona con diversi vigneti, che producono vini con caratteristiche differenti: il nostro obiettivo, soprattutto per il Barolo, è quello di esaltare le diverse vigne. Noi produciamo un Barolo classico, insieme di diverse particelle, ma ciò che ci contraddistingue è l’unicità delle vigne singole. Abbiamo quattro vigne tutte all’interno del comune di La Morra che sono Il Gallinotto, il Bricco Luciani, la Serra e il Conca e produciamo quattro Baroli di grande carattere con caratteristiche diverse, con grande eleganza, di grande beva, uniti da un’estrema piacevolezza. Un ventaglio di aromaticità dove l’appassionato di Barolo va a cercare quello che più gli piace. Nel fare questo mestiere, più che ricordare un vino in particolare, sono annate che ci piace ricordare, come quella del 2013 che ci ha dato grandi soddisfazioni e che ci ha regalato dei Baroli di grandissima eleganza, molto complessi, ma, allo stesso tempo, estremamente piacevoli e di grande aromaticità. Un’annata davvero difficile per trovarci dei difetti! La difficoltà maggiore nel mio lavoro è che le vigne sono sotto il cielo e la produzione è legata al meteo. Ci sono annate che ti danno un’uva perfetta e ci sono annate dove è più difficile tirar fuori un gran vino, ma sono quelle che forse ti danno la maggior soddisfazione. Un’annata disastrosa è stata quel - la del 2002, molto piovosa durante tutta l’estate e con una grandinata in settembre quando l’uva era già matura; un disastro e non siamo riusciti a produrre una sola bottiglia di Barolo. Ci piace sottolineare,” continua Matteo, “il nostro stile, la nostra mano su quello che ci da la vigna, dove c’è sempre una sorta di manipolazione che, pur volendola mantenere più neutra possibile è inevitabile. Il Barolo d’altro canto resta tre anni in legno, quasi quattro in cantina e quindi un tempo molto lungo; da parte nostra è importante esaltare le caratteristiche e dare quella che è la nostra impronta. Quindi eleganza, piacevolezza e lunghezza del vino; i nostri vini non sono mai opulenti e riteniamo che un grande vino non debba essere per forza grosso: quando eleganza piacevolezza struttura e finezza si incontrano allora il risultato è un vino di una grande annata, come quella del 2013.” Matteo Molino LE ORIGINI “Di ricordi ne abbiamo tantissimi” dice Martina, “perché noi siamo nati qui e abbiamo imparato senza alcuna imposizione ad amare questa terra. Ho dei bellissimi ricordi di quando i nostri genitori ci portavano in vigna durante la vendemmia e mi rivedo ancora bambina mentre raccoglievo qualche grappolo nel vigneto Bricco Luciani, un vigneto al quale sono particolarmente legata appunto perché essendo davanti la cantina ci ho giocato spesso. Vivevo la vendemmia come un grande momento di festa, di allegria, il momento dico oggi, di completamento di tante fatiche, quello che chiude il ciclo della maggior parte delle incertezze di un anno”. Matteo invece non ricorda quando ha preso la prima “ciucca”, ma ricorda che ha iniziato molto presto ad andare in vigna, nei pomeriggi e nelle vacanze scolastiche dove probabilmente è nata la passione, la volontà di seguire un’attività non sempre facile e dove ha formato, senza voler esagerare, lo spirito di sacrificio necessario come base per affrontare questo lavoro. “Ho imparato che quando impianti un vigneto di Nebbiolo o di Barolo devi aspettare quatto anni prima di cominciare a raccogliere e per fare un prodotto buono, ce ne vogliono 12 o 13 di anni; poi altri quattro di invecchiamento… Quando sognavo di fare una cantina come quella che, anno dopo anno, stiamo realizzando adesso, ho capito che i sogni non si sarebbero realizzati immediatamente, ma si sarebbero concretizzati in un lungo se non a lunghissimo termine. Quando hai dei progetti, dei sogni, devi imparare che ci vuole anche tanto tanto tempo per realizzarli e credo che proprio allora, nel periodo della mia giovinezza, ho cominciato a imparare”. QUESTIONE DI… RADICI Un’etichetta che mi ha colpito in particolare è Radici e chiedo a Martina: “Com’è nato questo vino?” “Radici è un progetto recente, la prima vendemmia è stata nel 2015 ed è un progetto di completamento nel senso che abbiamo avuto l’opportunità di acquistare questo vigneto nel comune di Costigliole d’Asti dove siamo andati tutti e tre insieme, come sempre quando ci sono decisioni importanti da prendere. Il posto era bellissimo, l’esposizione meravigliosa, esattamente come il paesaggio e io di questo posto mi sono subito innamorata. Costigliole è il comune dove nostro nonno era nato, ecco spiegato il nome del vino, per non lasciare solamente Barbera d’Asti, ma al contrario volendo dare un significato più profondo; devo confessare però che non è stato difficile chiamalo “Radici”: è diventato un vino del cuore oltre che essere un interessante progetto nel quale crediamo molto, una Barbera d’Asti con questo importante lato emotivo”. LA MORRA “Piacevolezza e aromaticità sono le caratteristiche dei nostri vini qui a La Morra,” dice Martina non citando solo il Barolo, ma riferendosi all’intera gamma. “Sono vini di immediatezza e il consumatore percepisce questi profumi che sono sempre molto intensi, molto puliti, molto diretti fino ad arrivare a strutture a complessità presenti ovviamente nel vino senza mai diventare esasperate. I nostri sono vini equilibrati, fini, eleganti quindi credo che il Barolo, non solo il nostro, ma anche il Barolo di La Morra in generale, per le caratteristiche proprie di questo terroir, sia un Barolo un po’ più semplice da capire per il consumatore che ci trova più facilmente l’aromaticità, la pulizia e quell’immediatezza di cui si dice va prima.” LA “M” DEI MOLINO Non è facile incontrare due persone che esprimono una gentilezza infinita derivante da una serenità interiore come Martina e Matteo; serenità che senza dubbio hanno derivato dal padre, una persona che li ha sempre coinvolti con estrema apertura e saggezza e che al momento opportuno ha saputo farsi da parte sapendo di porre in buone mani quanto ha costruito nel tempo. Martina e Matteo figli ormai diventati grandi, hanno consapevolmente accettato il compito affidato loro da un grande padre. Una curiosità: la lettera M compare sempre nei nomi della famiglia: Mauro Molino, Martina, Matteo e anche la nipotina Marilù. Non sarà che questo bella famiglia sia davvero da premiare con una grande “M” come gruppo Meraviglioso? Martina, Matteo e Mauro Molino Mauro Molino AZIENDA AGRICOLA MAURO MOLINO Frazione Annunziata - Borgata Gancia, 111A 12064 La Morra CUNEO  www.mauromolino.com

Esplora le storie di passione e dedizione dietro il vino con "Born to be Wine" di Daniele e Arturo Brambilla. Emozioni oltre il calice.