, Assessore all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca della Regione Piemonte Marco Protopapa INTRODUZIONE Siamo di fronte a un cambiamento epocale: prima di tutto in vigna dove il clima mette a dura prova i nostri viticoltori. Anche nella nostra regione una siccità prolungata ormai da due anni, le alte temperature estive, la neve che non arriva e, di conseguenza, le riserve idriche che si riducono sempre più, sono tutte fonti di grandissima preoccupazione per l’agricoltura. La conseguenza più immediata è il calo di produzione delle uve. A questo si aggiunge un’incertezza che arriva dai mercati internazionali e che tocca in generale il sistema vino italiano. È evidente che il settore vitivinicolo si trova di fronte a sfide significative; tuttavia, nel mezzo di queste difficoltà, è importante riconoscere e sfruttare le opportunità che possono emergere. Investire nella promozione delle eccellenze locali, come la cucina di qualità, i vini pregiati e le nostre bellezze paesaggistiche riconosciute dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, può diventare un punto di forza per attrarre il turismo. Questo, a sua volta, potrebbe fornire un sostegno essenziale all’economia locale, creando opportunità di lavoro per i giovani e per coloro che sono coinvolti nel settore. Negli ultimi anni il Piemonte è tra le mete principali in Italia per gli enoturisti, con un aumento delle presenze degli stranieri in tutti i mesi dell’anno. La Regione Piemonte sostiene il comparto vitivinicolo attivando tutti gli strumenti di cui dispone: le misure dell’OCM per favorire investimenti e ristrutturazione delle aziende agricole e per promuovere i vini nei mercati extra UE. Con la nuova programmazione dello sviluppo rurale del Piemonte 2023 – 2027 la Regione sostiene le realtà agricole, dall’imprenditoria giovanile agli investimenti per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, alla promozione delle produzioni di qualità certificata. Ribadisco il mio impegno nel sostenere i viticoltori piemontesi e i Consorzi di tutela con l’obiettivo di trovare nuove opportunità di crescita sui mercati, lavorando in sinergia, ma anche di superare le attuali criticità che sta affrontando il settore legate al cambiamento climatico e all’andamento economico internazionale. Infine, voglio ricordare che il 2023 è stato un anno in cui abbiamo salutato grandi personaggi del mondo del vino: Michele Chiarlo, Domenico Ravizza e Sandro Gioanola. La lezione e l’eredità che hanno lasciato siano preziose fonti di ispirazione per tutti noi e per le scelte che faremo nei prossimi anni.