1. ANDAMENTO CLIMATICO E AGROMETEOROLOGICO NELLE PRINCIPALI AREE VITICOLE PIEMONTESI A cura di Tiziana La Iacona, Federico Spanna, Irene Vercellino (Regione Piemonte) Lasciato alle spalle un 2022 che probabilmente passerà alla storia del clima per l’intensità e la persistenza delle anomalie che ha presentato, ecco affacciarsi un 2023 che almeno nei primi mesi non mostra nessun segnale di inversione di tendenza. Nei primi quattro mesi dell’anno le gravissime condizioni di siccità persistono incessantemente destando quindi non poche preoccupazioni in vista dell’avvio della stagione vegeto-produttiva. Le precipitazioni si limitano a poche decine di millimetri con un minimo pari a qualche unità nel mese di febbraio. Da gennaio ad aprile si contano pochi eventi piovosi e tutti i valori riferiti alle precipitazioni restano molto al di sotto della media aggravando ulteriormente una situazione già di per sé drammatica. Per contro le temperature mensili rimangono su valori costantemente superiori alla media con scarti positivi nelle aree viticole piemontesi anche superiori a 2°C . È maggio a interrompere un andamento che perdurava ormai da moltissimi mesi. Numerose perturbazioni riescono a interessare il territorio italiano, favorite dalla formazione e dalla persistenza di un vortice sul Mediterraneo. Afflussi di aria caldo-umida interessano i territori settentrionali dando origine a precipitazioni abbondanti e persistenti in molte zone. Sono purtroppo ben noti gli effetti drammatici che questa situazione ha determinato sui territori romagnoli. Gli effetti sul Piemonte si presentano alquanto differenziati. Le province di Cuneo e Torino sono sicuramente le più interessate da questi fenomeni nei mesi di maggio e giugno, mentre almeno inizialmente le province di Asti, Alessandria e Novara vengono solo sfiorate. Verranno interessate maggiormente nella seconda parte di maggio e a giugno . Sulle aree più occidentali ne risultano quantitativi di precipitazione anche pari a quattro volte la media, mentre nelle aree viticole astigiana e alessandrina i quantitativi mensili risultano sempre superiori alla media ma con valori dell’ordine delle 1,5 volte. I valori termici rientrano su range prossimi alla normalità in maggio ma in ogni caso superiori alla media mensile in giugno. Questo andamento porta, dopo alcuni anni di sospensione, al ritorno delle infezioni fungine. La peronospora torna a manifestarsi, in taluni casi anche con una notevole virulenza. (tabella 1.1) (figura 1.4) - Confronto delle temperature medie mensili nel periodo 1997-2023 presso la stazione di Nizza Monferrato nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 30 settembre. Per semplificazione visiva sono state omesse le annate “normali” ed evidenziati i minimi (azzurro) o i massimi termici mensili (rosa). Inoltre sono evidenziati in giallo i valori molto vicini a quelli massimi spesso raggiunti nel 2022 e 2023. Tabella 1.1