6. LO STATO DI SALUTE DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE. FOCUS SUI VINI A DENOMINAZIONE D’ORIGINE PIEMONTESI A cura di Tiziana Sarnari, ISMEA Nel 2022 il valore dell’agroalimentare e del vino italiano DOP e IGP ha superato la soglia dei 20 miliardi di euro, a conferma di un trend di crescita ininterrotto che ha resistito alle crisi ed emergenze di ogni genere succedutesi nell’ultimo triennio. È quanto emerge dal XXI Rapporto Ismea-Qualivita presentato a Roma il 18 dicembre scorso che evidenzia il buono stato di salute del settore IG dell’Italia del vino e conferma il suo importante apporto alle performance dell’agroalimentare nel complesso, anche in un periodo segnato dall’inflazione e da una siccità eccezionale che ha messo a dura prova la nostra agricoltura. In un contesto macroeconomico sfavorevole e instabile, il settore delle IG ha continuato ad avere un impatto positivo, sia direttamente attraverso le vendite in Italia e all’estero, sia anche indirettamente come importante leva del turismo enogastronomico, diffondendo la reputazione della qualità agroalimentare italiana e mantenendo vitale il tessuto socio-economico di aree rurali spesso marginali. Un potenziale che ha continuato a espandersi con la crescita del numero di nuovi riconoscimenti che ha allungato la lista dei prodotti. In questi anni il sistema delle IG ha dimostrato una grande capacità di adattamento agli shock e ai nuovi condizionamenti ambientali, leggendo per tempo i segnali dei possibili impatti di fenomeni in atto e la necessità di reagire con nuove strategie. Più in generale, è ormai ampiamente diffusa la consapevolezza che il successo di un marchio IG si basi sulla capacità di coniugare il riconoscimento della denominazione di origine a un progetto. Parlando di prodotti IG il pensiero va subito, o quasi subito, al prodotto IG per eccellenza: il vino, che ormai da decenni ha fatto della qualità un punto di forza. Basti considerare che a livello UE, su 3152 riconoscimenti DOP, IGP e STG, ben 1620 sono rappresentati da vini. In Italia, peraltro, questa proporzione è ancora più a favore del settore vinicolo perché su 853 riconoscimenti comunitari il vino ne conta 527. Il numero di IG del vino per Regione Ismea su dati Masaf Figura 6.1: Fonte: