5. Le costellazioni Le costellazioni celesti conservano il nome attribuito dalla tradizione occidentale, che nella disposizione delle stelle vedeva l'immagine di animali, personaggi mitologici oppure oggetti (Orsa Maggiore, Orione, Leone ecc.). Allo Zodiaco corrispondono le dodici costellazioni già conosciute dai popoli della Mesopotamia lungo l'eclittica, cioè in corrispondenza del cammino apparente del Sole sulla volta celeste a cui i latini diedero i nomi di Aries, Taurus, Gemini, Cancer, Leo, Virgo, Libra, Scorpius, Sagittarius, Capricornus, Aquarius, Pisces. Dalle costellazioni è derivata la suddivisione dell'anno solare in dodici mesi. Il termine Zodiaco deriva dal greco , e significa "animale". La forma delle costellazioni, anche considerando tempi lunghissimi, non si modifica. Le stelle, infatti, pur essendo dotate di moto proprio, si spostano nel cielo molto lentamente. A ciascuna costellazione dello Zodiaco corrisponde un segno. I segni si dividono in cardinali, fissi e mobili, in base alla posizione che occupano nel ciclo delle stagioni e ciascuna categoria ha una caratteristica dominante. Sono detti segni cardinali Ariete, Cancro, Bilancia e Capricorno perché comprendono i solstizi e gli equinozi delle quattro stagioni: sono i segni che producono. Le persone con un tema natale che contempla una prevalenza di segni cardinali sono inclini a prendere il comando e a dare forma alle cose; sono degli iniziatori e agiscono spinti da precisi obiettivi. I segni fissi, Toro, Leone, Scorpione, Acquario, occupano i punti intermedi delle stagioni. Le persone con una prevalenza di segni fissi nel tema natale tendono a continuare nella costruzione di ciò che è già esistente e a dargli un nuovo ordine per preservare uno "status quo": sono i segni che consumano. I segni mobili, Gemelli, Vergine, Sagittario, Pesci, chiudono le stagioni. Le persone con un'enfasi nei segni mobili vanno incontro al cambiamento e alle innovazioni. Sono i segni che distribuiscono. zòon