5 A QUALE TARGET CI RIVOLGIAMO?

Negli ultimi anni, abbiamo potuto assistere ad una progressiva segmentazione dei potenziali enoturisti e, quindi, sono molti i profili che possono rappresentare il target di riferimento di un’azienda.
La segmentazione in atto sta di fatto seguendo le evoluzioni degli stili di vita e degli approcci ai consumi che si registrano nella società e che si possono suddividere nelle due macro categorie dei consumatori online e offline.

È evidente che, in relazione ad una tale segmentazione dei clienti, è necessaria (anzi, indispensabile) una diversificazione sensata dell’offerta enoturistica.

Non solo: non va dimenticato che, nell’offerta enoturistica, va considerato il target al quale ci si vuole rivolgere anche in termini di dimensioni.
Non è pensabile, ad esempio, aprire le porte a grandi gruppi quando non si è nelle condizioni logistiche di poterli accogliere (assenza di parcheggio adeguato, numero di bagni sufficiente, sala degustazioni attrezzata anche per grandi numeri, ecc.).
Sottolineiamo, inoltre, che delle circa 240 aziende che abbiamo visitato in modalità ufficiale ed in “incognito”, solo una decina ci ha rivolto delle domande prima che iniziasse la visita.
Significa che la grande maggioranza delle aziende coinvolte nelle nostre visite “enoturistiche” non aveva chiare le nostre aspettative.
E sembravano, pertanto, non interessate a comprendere chi avevano di fronte.

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