7 ANALISI DEI PUNTI DI DEBOLEZZA DELL’ACCOGLIENZA ENOTURISTICA ITALIANA

Al fine di approfondire quali sono le debolezze dell’accoglienza enoturistica del nostro Paese, abbiamo realizzato una indagine che ha coinvolto circa 400 enoturisti ai quali abbiamo rivolto una unica semplice domanda:
“Che cosa non ti ha soddisfatto della tua visita in azienda?”.

Ovviamente, questa tipologia di indagine è di natura qualitativa e non ha, pertanto, la pretesa di avere un valore statistico; questi commenti possono semplicemente essere di aiuto per dare alcune interessanti ed utili indicazioni. Abbiamo cercato di costruire una sorta di gerarchia degli “errori” ritenuti più gravi dagli enoturisti intervistati, ma, anche in questo caso, senza la pretesa di aver realizzato una classifica perfetta.

ATTEGGIAMENTO POCO EMPATICO NELLA FASE DI ACCOGLIENZA

Sicuramente questa è una sorta di “denuncia” manifestata da molti degli enoturisti intervistati (anche quelli che poi hanno ammesso di avere avuto una buona esperienza, pur con un inizio molto meno entusiasmante). Non ci siamo meravigliati di tale osservazione che, secondo noi, è legata a due aspetti principali:

  • scarsa organizzazione dell’ospitalità che spesso obbliga ad improvvisare la visita;
  • risorse umane dedicate all’accoglienza con scarsa attitudine alla relazione (spesso gli ospiti interpretano come “freddezza” la timidezza di chi accoglie).