Il fatto che l’enoturismo riservi straordinarie potenzialità per il nostro settore vitivinicolo è una certezza di cui siamo tutti consapevoli da molto tempo.
Tuttavia, quanto le nostre imprese del vino siano state in grado di capitalizzare queste potenzialità al meglio, è tutta un’altra storia.
In questo nostro Italian Wine Tour 2021 abbiamo ancora una volta toccato con mano quanto siano belle le nostre aziende del vino, quanto siano suggestivi i nostri territori vitivinicoli e quanto siano bravi i nostri produttori di vino.
Se tutto questo fosse la ricetta sufficiente per rendere vincente il turismo del vino italiano, allora saremmo a cavallo.
Ma così purtroppo non è. Si può avere una struttura bellissima, un territorio assolutamente vocato all’enoturismo e vini eccellenti senza però essere adeguati sul fronte dell’accoglienza.
Non basta, infatti, essere “ospitali” per diventare professionisti dell’enoturismo.
È una cruda verità che tutti i produttori sanno benissimo, tanto che nessuno dei tanti che abbiamo intervistato si è detto completamente soddisfatto dei suoi servizi in termini di ospitalità.
Il punto nodale rimane che fino a quando si considerano il turismo del vino e l’accoglienza come fattori “complementari” alla propria azienda senza investire in quest’area lo stesso impegno che si profonde su quella produttiva, non si potrà mai far decollare fino in fondo l’enoturismo nel nostro Paese.
Non basta essere ospitali per diventare professionisti dell’enoturismo.