12. L’AGRICOLTORE
La facilitazione e il ritmo naturale delle cose
Agricoltore è chi si prende cura dei tratti di crescita di contesti e persone, sa porre attenzione a quelle che potremmo chiamare “risorse rinnovabili “ di un gruppo o di un singolo individuo…
Nella sua propensione a prendersi cura non tanto di ciò che la pianta è, ma di ciò che può diventare, connette l’alto e il basso nel processo di aratura e di semina, sapendo muoversi tra le radici e il futuro. Nei gruppi, cerca di fare in modo che – metaforicamente – nessuna pianta faccia ombra a un’altra. Il suo strumento non è la direzione, ma la facilitazione. L’attesa piuttosto che l’azione, il rispetto dei tempi naturali piuttosto che lo stimolo a ricercare soluzioni veloci, mirate e tese all’efficienza.
L’Agricoltore sa che la relazione, come ogni cosa importante e complessa, si costruisce giorno per giorno, un passo alla volta, senza forzare tempi e risultati. A volte, per raggiungere il risultato migliore bisogna imparare ad attendere, cogliendo le potenzialità di piccole cose che possono – se supportate nel modo giusto – crescere fino a diventare anche molto grandi.