15. L’EROE/TRADITORE

Quando si impara a non temere il giudizio degli altri

L’Eroe Traditore, l’abitante del villaggio che riassume una parte di tutti gli altri abitanti.
In ogni mazzo che si rispetti, c’è un jolly, l’elemento che scombina la partita, facendo prendere alle cose una direzione inaspettata. È l’Eroe-Traditore, ma in fondo siamo tutti noi.
Ogni figura del villaggio, nello stato di piena consapevolezza ed energia, accede alla propria dimensione eroica ed esprime i propri tratti evolutivi. Quando l’Eroe non si realizza e viene bloccato nel suo desiderio di realizzazione, spesso può diventare il Traditore: proprio perché conosce bene le risorse e le potenzialità può utilizzarle in chiave negativa per danneggiare il villaggio e se stesso. Da qui, i due lati di una stessa medaglia. Da una parte, l’Eroe, dall’altra il Traditore.
Il tradimento ha, per questa figura, una doppia veste perché si può tradire la comunità, ma anche se stessi. L’atto eroico è sempre un atto di “tradimento”, un cambio di rotta che alla maggioranza del “villaggio” suona come dissonante, non conforme alla linea di condotta fin qui tenuta dalla persona.