Manuali semiseri per sopravvivere nelle moderne organizzazioni aziendali e alle loro stranezze.

Nothing Works!

Tra progetti IT implosi, riunioni senza senso, team building da incubo e fantasy-recruiting, questa collana racconta – con ironia chirurgica – il lato tragicomico del mondo IT (e delle aziende che lo ospitano). Non troverai soluzioni, ma ti sentirai meno solo. Lettura consigliata a chi ha mai pensato: “Ma solo nella mia azienda succedono queste cose?” Spoiler: "No!". I volumi sono arricchiti con illustrazioni (palesemente sbagliate) generate con intelligenza artificiale.

La collana di libri che non risolve problemi, li racconta meglio!

Scopri le disfunzionalità dei tuoi progetti IT

Pensi che il tuo ambiente lavorativo sia una normale giungla IT o stai navigando in un triangolo delle Bermuda digitale? È arrivato il momento di fare chiarezza una volta per tutte. Con queste checklist diagnostiche potrai finalmente mettere nero su bianco il livello di follia organizzativa che ti circonda ogni giorno. Non più dubbi esistenziali davanti alla macchinetta del caffè: adesso hai uno strumento scientifico per capire se quello che vivi è gestione creativa o puro caos evolutivo. Ogni domanda è studiata per rivelare gli aspetti più nascosti della tua realtà lavorativa, da quelle riunioni che sembrano rituali tribali ai processi che nessuno ricorda perché esistano. Le categorie coprono tutto l'ecosistema IT: dalla pianificazione fantasiosa alla gestione delle emergenze quotidiane, fino alle comunicazioni che sembrano scritte in codice. Il risultato? Un punteggio che ti dirà con precisione matematica se stai lavorando in un'azienda normale o se sei finito in una dimensione parallela dove le regole del project management non valgono. Preparati a scoprire verità che forse preferiresti non sapere. Warning: gli autori declinano ogni responsabilità per crisi esistenziali post-test.

Checklist: non funziona niente?

Il manuale definitivo per perpetuare l'incompetenza in fase di analisi

Un'esilarante immersione nel mondo dell'analisi funzionale, dove le specifiche chiare sono considerate eresie e il buon senso è bandito per legge. Scopri come fanno i clienti a non sapere cosa vogliono (ma lo vogliono per ieri), e i manager a trasformare incomprensioni in specifiche scritte col sangue. Hai mai partecipato a un progetto IT e pensato: “Ma che diavolo stiamo facendo?” Questo libro è per te. Non un manuale noioso, ma un diario tragicomico dell’ennesimo tentativo di mettere ordine nel caos digitale, tra utenti confusi, analisti rassegnati e PM sull’orlo di una crisi di nervi. Dall’“analisi di fattibilità” (spoiler: non è mai fattibile) alle “user stories” scritte come fiabe della buonanotte, ogni capitolo è un’istantanea grottesca ma dannatamente vera. Scoprirai perché "abbiamo sempre fatto così" è la frase più pericolosa dell'IT, come mai nessuno sa mai stimare nulla (ma tutti fanno finta), e perché il contratto è l’unica cosa che si legge davvero... ma solo quando è troppo tardi. Perfetto per chi lavora nell’IT, per chi ci litiga ogni giorno, o per chi vuole finalmente capire di cosa parlano quelli con le occhiaie alla macchinetta del caffè. Non ti cambierà la vita, ma almeno ti farà ridere mentre va tutto a fuoco.

Abbiamo sempre fatto così!

Come parlare di microservizi usando ancora il floppy disk

Il vademecum perfetto per chi vuole progettare sistemi all'avanguardia nel 1995. Impara l'arte di abbracciare "tecnologie innovative" che erano già obsolete quando sei nato, mentre ogni monolite viene scambiato per microservizio. Un viaggio tragicomico attraverso architetture disegnate da chi non sa nemmeno accendere un computer. Se pensi che “modernizzare l’IT” significhi solo cambiare font e passare tutto sul cloud (spoiler: non lo è), questo libro è il tuo nuovo specchio crudele. Una guida ironica, tagliente e pericolosamente realistica che smonta buzzword e certezze aziendali a colpi di sarcasmo e verità scomode. Dal “Make or Buy” (in pratica: compriamo male o facciamo peggio?) al “Design dell’architettura” che finisce sempre con un microservizio che parla solo con sé stesso, ogni capitolo è un concentrato di esperienze vissute e cicatrici da war room. Tra partnership scelte come nei matrimoni combinati e loghi che contano più della tecnologia, scoprirai che “scalabilità” è un concetto relativo, e che "integrare dopo" è il modo più sicuro per non farlo mai. Con riflessioni illuminate come “il cloud è il computer di qualcun altro che ti manda la fattura”, questo libro ti farà ridere, riflettere e forse… rivalutare la scelta di diventare architetto IT.

Innoviamo nella tradizione!

Guida pratica allo sviluppo software con deadline impossibili e risorse immaginarie

Un manuale illuminante che rivela come trasformare sviluppatori brillanti in zombie demotivati in soli dieci giorni lavorativi. Scopri le tecniche segrete per ignorare completamente il testing, scrivere codice incomprensibile anche a chi l'ha scritto, trasformare ogni sviluppatore in full-stack come Leonardo da Vinci, e realizzare documentazione così inutile che persino il cestino si rifiuta di accoglierla. Hai presente quando ti dicono “è un progettino semplice, ci vuole poco”? Ecco, questo libro inizia lì... e finisce in terapia. Una guida irriverente e tragicamente fedele a ciò che accade davvero dentro (e fuori) un team di sviluppo, tra sprint eterni, bug che si mimetizzano meglio dei camaleonti e documentazione scritta forse nel prossimo universo parallelo. Scoprirai che il fullstack developer è una creatura mitologica come il centauro, che "agili" è solo un modo educato per dire "allo sbaraglio", e che i backup su USB sono la versione IT dell’affidarsi alla provvidenza. La gestione delle priorità? Un’arte divinatoria. Il versionamento del codice? Un thriller psicologico. E quando arriva l’AI a "supportare lo sviluppatore", tranquillo: è solo un altro modo per generare bug più velocemente. Ironico, pungente e (purtroppo) troppo realistico, questo libro è il compagno perfetto per chi sviluppa, sopravvive o semplicemente vuole capire perché un “tavolo di discussione” senza legno non sta in piedi.

Bisogna raggiungere l'obiettivo!

L'arte sublime del caos post-rilascio e della manutenzione inesistente

Una lettura imperdibile per chi ama il brivido del disaster recovery improvvisato e le emozioni forti dei rilasci in produzione il venerdì sera. Impara a sostituire qualsiasi sistema di monitoraggio con la frase "È tutto normale", a gestire le emergenze IT con la stessa calma di chi cerca di spegnere un incendio con una pistola ad acqua, e a definire "backup" una chiavetta USB dimenticata nel cassetto di qualcuno che si è licenziato tre anni fa. Se pensavi che il grosso fosse finito con lo sviluppo… benvenuto nella vera giungla: quella dopo il rilascio. Questo libro è una guida ironica, tagliente e fin troppo verosimile all’altra metà del progetto IT, quella dove tutto “è in produzione” ma niente funziona davvero. Si parte col rilascio, rigorosamente alle 18:00 di venerdì, proseguendo con il mitico deploy via FTP, l’incubo ricorrente di ogni DevOps che abbia un minimo di dignità. E poi via: monitoraggi misteriosi (“perché CPU al 99%?”), ticket scritti in sanscrito (“non va”), backup che nessuno ha testato, e una documentazione che... boh, forse l’ha scritta uno stagista nel 2019. Tra bug fantasma, manutenzioni che peggiorano le cose e segnali di allarme ignorati più di un tutorial sul GDPR, scoprirai che il vero progetto inizia quando dovrebbe essere finito. Un libro che fa ridere per non piangere, pensato per chi vive nel loop eterno del "rilascia, correggi, rilascia", con l’eterna speranza che almeno stavolta non esploda niente.

Non funziona niente!

Di prossima pubblicazione...

Un tuffo nel meraviglioso zoo dell’IT, dove il team è “una grande famiglia” (quella con i figli del CEO). Tra call infinite e manager motivazionali, questo libro racconta la vita d’ufficio con brutalità affettuosa. Hai mai pensato che la tua azienda somigli più a una sit-com tragicomica che a un ambiente professionale? Questo libro ti darà conferma. Un concentrato di umorismo acido, che smonta senza pietà le dinamiche aziendali più surreali, dai family business dove i cognomi contano più delle competenze, alle riunioni dove si parla tanto per non dire nulla. Scoprirai perché il “dress code informale” non vale mai quando arriva il cliente, e perché la festa di Natale aziendale è una recita a base di panettone e disagio. Ti verrà spiegato, con la dovuta ironia, come l’uso dell’inglese a sproposito e le email delle 18:59 siano vere e proprie forme d’arte passivo-aggressiva. Tra tribalismi da open space, ordini mascherati da “gentili richieste”, e round-robin in cui tutti devono parlare (anche quelli che non sanno perché sono lì), questo libro è la guida definitiva per sopravvivere — ridendo — alla quotidianità di ogni ufficio. Nessuna policy è stata maltrattata durante la stesura, ma ci abbiamo pensato.

Siamo una grande famiglia

Un viaggio esilarante tra piramidi aziendali e decisioni discutibili, dove la gerarchia è sacra e l’incompetenza ben distribuita. Il manuale non richiesto del micromanagement: perfetto per chi ama sentirsi controllato e ignorato … tutto insieme. Se pensi che in azienda si venga promossi per merito, questo libro ti farà sorridere amaramente mentre annuisci con gli occhi lucidi. Una guida ironica e caustica al mondo dell’inefficienza manageriale e della sacra arte dell’apparenza, dove l’incompetenza è spesso una skill e il potere si misura in badge colorati e posti auto riservati. Scoprirai il Principio di Massima Incompetenza (più sali, meno sai), come il micromanagement può infantilizzare un team più velocemente di un asilo nido, e perché dirigere “qualsiasi cosa” è l’unico vero prerequisito per diventare dirigente. Spoiler: non serve sapere cosa stai dirigendo. E poi c’è la recita dello status: auto aziendali come prolungamenti dell’ego, viaggi all’estero con spa incorporata, open space dove l’unica cosa privata è il pensiero. Il greenwashing è d’obbligo, i millennial vengono collezionati come figurine rare, e il badge è la nuova piramide sociale. Un manuale per ridere (e sopravvivere) nel grande teatro dell’azienda moderna, dove l’unica cosa più temuta di una mail in CC a tutti… è una riunione one-to-one.

Gerarchia e incompetenza

... abbastanza da non vedere i colleghi, troppo per evitare le riunioni inutili. La socialità sopravvive solo alla macchinetta del caffè, tra gossip criptici e battute riciclate. Un ritratto ironico dell’ufficio moderno, dove il vero miracolo è far finta che funzioni tutto. Benvenuto nel magico mondo del lavoro moderno, dove l’amore nasce tra due ticket, la flessibilità è un concetto teorico, e la pausa pranzo dipende da quanto sei osservato. Questo libro è una guida satirica ai rapporti umani (e disumani) in azienda, un safari tra colleghi che sanno tutto, capi che non si fanno mai trovare e HR che ti parlano di feedback come fosse un dono divino. Scoprirai le gioie della “porta sempre aperta, ma solo su appuntamento”, la cultura del sospetto in versione certificato medico, e il romanticismo dell’“amore ai tempi del timesheet”. Il collega che sa tutto? C’è. L’happy hour coatto del giovedì sera? Pure. E no, non puoi tirarti indietro. Nel frattempo, lo smart working si fa al 42% (nessuno sa perché proprio 42), le trasferte servono a “farsi vedere” e le ferie sono una leggenda metropolitana, da collezionare ma non da usare. Una lettura perfetta per chi vive in equilibrio precario tra chat di gruppo, falsi sorrisi alla macchinetta del caffè e un'agenda piena di riunioni su quanto siamo "agili". Spoiler: non lo siamo.

Facciamo smart working al 42%

... soprattutto quando non capisce nulla. Un viaggio tragicomico nella consulenza IT, tra body rental mascherato da “opportunità” e burocrazia creativa. Qui il project manager traduce l’assurdo, il consulente annuisce, e il cliente detta i tempi: ieri. Se pensavi che lavorare in consulenza IT significasse innovazione, crescita e progetti sfidanti... be', che tenerezza. Questo libro è per chi si è trovato catapultato nel magico mondo del body rental, dove il cliente comanda, il contratto è vago, la fattura si paga fra tre lune piene, e l’unica certezza è che non sei parte del team (ma devi comportarti come se lo fossi). Dovrai arrangiarti con un “chiedi in giro”, lavorare per un’azienda che dice di non essere tua, firmare NDA che ti impediscono di raccontare le cose più assurde che hai vissuto e ricevere feedback vaghi tipo: “sei troppo qualificato”. Nel frattempo, il tuo curriculum patchwork cresce come un puzzle di tecnologie incompatibili, e la formazione continua consiste in un PDF con quiz a crocette. Ti racconteremo anche delle ferie richieste tramite app, fax e segnali di fumo, delle survey aziendali “anonime” con ID, delle policy scritte in sanscrito burocratico, e del corso sulla sicurezza in ufficio che ti insegna, con 120 slide, a non inciampare nella sedia. Un concentrato di ironia feroce per chi lavora nell’IT, nella consulenza, o in qualunque contesto in cui ti chiedono 10 anni di esperienza... per una posizione junior.

Il cliente ha sempre ragione

Missione impossibile guidata da recruiter armati di buzzword e promesse vaghe. Siamo un’azienda leader, giovane, dinamica… e con lo stesso annuncio dal 2015. Un ritratto ironico del lato HR dell’IT, dove la selezione è selettiva solo con chi ha davvero talento. Se cercare lavoro ti sembra più un reality show distopico che un processo razionale, questo libro è il tuo vangelo. Un viaggio esilarante e spietato nel mondo del recruiting moderno, dove l’unico requisito reale è la totale rassegnazione. Si parte con annunci in cui si cerca un unicorno con 10 anni di esperienza su una tecnologia nata ieri, condito da frasi tipo “azienda giovane e dinamica” (che tradotto è: caos, pochi soldi e gente che urla). Il CV dev’essere perfetto ma non troppo, o finisci comunque nel cestino perché “troppo qualificato”. Poi arriva il colloquio: un teatrino dove tu fingi di essere entusiasta, loro fingono di avere budget, e tutti fingono che non stiate sprecando reciprocamente tempo. Domande surreali, offerte economiche basate sul tuo passato e non sul ruolo, e quell'immancabile “dove si vede tra cinque anni?”, mentre tu cerchi di capire se tra cinque giorni potrai pagare l’affitto. E infine i benefit: frutta fresca alle 9 ma e-mail alle 23, buoni pasto come totem del benessere aziendale, una console che nessuno ha mai osato accendere, e l’immancabile “ambiente giovane e stimolante” — cioè precari, stressati e pronti a cambiare lavoro al primo colloquio utile. Un manuale tagliente per chi cerca lavoro e vorrebbe solo trovare un po’ di dignità nel processo. Spoiler: non la troverai qui, ma almeno riderai amaramente.

Alla ricerca del candidato perfetto

Ovvero, il modo gentile di dire “non ci importa davvero cosa sai, ma quanto suona bene sul tuo CV”. Il recruiting IT tra test assurdi, colloqui da horror e filtri più misteriosi dei bug che dovrai risolvere. Ironico e crudele come il primo giorno in azienda. Benvenuto nel meraviglioso mondo dell’IT, dove il titolo di studio è un optional e ti chiedono di conoscere 27 linguaggi di programmazione per uno stipendio da fame. Scoprirai come i manager piazzano “esperti” in body rental che sanno poco o niente, e come ti convincono che essere “arrugginito” su una tecnologia significa solo non averla mai usata. La stabilità in azienda è un’illusione: non si pagano straordinari ma si aspettano turni infiniti, i contratti precari sono la norma e “sei parte della famiglia” è solo un modo per sfruttarti meglio. Tra nepotismi, clientelismi e paternalismi, il familismo amorale regna sovrano. Quanto alla carriera, preparati a crescere solo in orizzontale, perché se sei “troppo senior” per un ruolo, sei automaticamente fuori. La formazione continua? L’azienda ti regala solo tutorial fai-da-te. E alla fine, ti convincerai che non è un lavoro, ma una passione… peccato che quella passione si chiami spesso sfruttamento. Un libro che ti fa ridere, ma anche riflettere amaramente su cosa significa lavorare nell’IT oggi.

Laurea o cultura equivalente

Toxic Patterns in Modern IT Organizations