L'autore ha trascorso buona parte della sua vita professionale cercando di capire se il problema nei progetti IT fosse il codice, i processi o semplicemente... le persone. Dopo anni passati tra sprint infiniti, task manager mai aggiornati e riunioni in cui nessuno sa perché è lì, ha deciso di iniziare a scrivere. Non per insegnare qualcosa – non è così presuntuoso – ma per documentare l’assurdità sistematica che regola il mondo del lavoro tecnologico.
 
 Il suo curriculum assomiglia a una mappa caotica del mondo IT: sviluppatore per necessità, analista per errore, project manager per disperazione. Ha lavorato in startup che si credevano unicorni e in aziende consolidate che comunicavano ancora via fax. Ha scritto codice, lo ha spiegato ai clienti, poi ha fatto finta di capirli quando volevano esercitare il diritto di recesso.
 
 È convinto che l’ironia sia l’unico strumento realmente efficace per descrivere l’IT contemporaneo, perché la realtà, così com’è, sarebbe troppo crudele da accettare senza riderne. Nei suoi scritti racconta ciò che molti pensano ma pochi osano dire: che dietro ogni buzzword c’è spesso una grande confusione, e dietro ogni "best practice" si nasconde una verità scomoda.
 Insoddisfatto dall'uso dell'intelligenza artificiale generativa nella scrittura del software, ha pensato di iniziare a usarla per scrivere ed illustrare (male) i libri.&nbsp; 
 Non ama definirsi scrittore, preferisce "testimone esausto". Scrive per chi ha sopportato l’ennesima call inutile, per chi è stato assunto come esperto ma trattato come stagista, per chi ha imparato a parlare fluentemente il burocratese aziendale senza mai capirlo davvero.
 
 Oggi continua a lavorare nel settore, nonostante tutto. Forse per masochismo, forse per avere materiale per nuovi libri. Ma di sicuro, con una tastiera in mano, ha trovato un modo per vendicarsi.&nbsp;

Roberto Cappa

Scopri l’autore che racconta con ironia feroce il caos nei progetti IT, tra analisi disfunzionali, sviluppo disordinato e vita d’azienda surreale.

Roberto Cappa - Autore ironico sul mondo IT e aziendale

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Hai mai partecipato a una riunione in cui si decide la tecnologia da usare in base al partner con il logo più colorato? Hai mai visto sviluppatori costretti a far comunicare un'app mobile con un mainframe? Benvenuto nel meraviglioso mondo della progettazione IT. “Innoviamo nella tradizione! - La progettazione malsana nell’IT” è il secondo volume della collana dedicata all’archeologia del software moderno, quella scienza esatta che prevede di progettare il futuro con strumenti del passato, approvazioni a casaccio e decisioni strategiche prese a colpi di “ci fidiamo del fornitore”. Questo libro è un manuale di sopravvivenza nella giungla della progettazione informatica, dove l'innovazione è sempre annunciata a gran voce, ma poi misteriosamente compatibile solo con tecnologie del secolo scorso. L’autore, sopravvissuto a decine di progetti con architetture disegnate su tovaglioli da caffè, ti accompagnerà tra storie surreali, best practice per fallire con stile e checklist per riconoscere – e possibilmente evitare – i più comuni disastri progettuali. Non mancano i protagonisti indimenticabili come Ferdinando – il manager visionario che non decide mai nulla – e Vincenzino – lo sviluppatore geniale destinato a soffrire. In queste pagine troverai: <ul><li>manager convinti che ogni problema si risolva con “un bel pulsantone rosso”;</li></ul><ul><li>partnership tecnologiche decise come i matrimoni combinati nel Medioevo;</li></ul><ul><li>team che passano mesi a personalizzare software perfettamente funzionante fino a renderlo inutilizzabile;</li></ul><ul><li>l’intramontabile paura di essere “early adopter“… anche per tecnologie lanciate nel 2012;</li></ul><ul><li>naturalmente, l’ossessione per la scalabilità infinita – a patto che costi zero e non richieda manutenzione.</li></ul>È un libro scritto per chi lavora nell’IT, ma anche per chi lo subisce passivamente, per i poveri sviluppatori, per i designer di UX che vengono ignorati sistematicamente e per i PM che devono giustificare ogni ritardo con frasi tipo “ci hanno chiesto una piccola personalizzazione”. Se ti sei mai chiesto “perché stiamo facendo così?”, qui troverai la risposta: perché lo abbiamo sempre fatto così. Acquistalo ora.&nbsp;È l’unico progetto ben progettato che leggerai quest’anno. 
 Disclaimer legale: ogni riferimento a persone reali è puramente intenzionale. Se ti riconosci, non preoccuparti: non sei solo. Ce l’abbiamo con tutti.

Introduzione

Cos’è e com’è strutturato questo libro

Innoviamo nella tradizione - La scelta delle tecnologie

Il matrimonio combinato - La partnership

Possiamo metterci il nostro logo? - Make or buy

Non saremo degli early adopter? - Essere al passo coi tempi

È solo qualche milione - La scalabilità e le performance

A prova di acaro - La sicurezza

Pennello e tavolozza - UI/UX e design dell'interfaccia utente

Integrazione: è fondamentale, ma dopo - Gli integration pattern

Non ingegnerizziamo troppo - La complessità

Bisogna centralizzare - I design pattern

Microliti - Il disegno dell'architettura

Mashup nell'era dei microliti - I microfrontend

ORM: Object-Relational Mayhem - L'accesso ai dati

Il cloud è solo il computer di qualcun altro - L'infrastruttura

La storia continua...

Libro cartaceo

ebook Kindle

Possiamo metterci il nostro logo? Make or buy

Tutto ciò che può andare storto nella progettazione IT, raccontato con ironia feroce e verità scomode.