Degustare la birra non è né semplice né complicato. Potrebbe sembrare che un approccio tecnico allontani la birra dal concetto di bevanda da condividere in allegria, per accompagnare un momento di relax o da sorseggiare col nostro cibo preferito. Non è così. Degustare è indagare, descrivere e raccontare.
La degustazione investe aspetti tecnici che richiedono, da parte di chi la esegue, competenze che si acquisiscono seguendo un percorso formativo. Occorrono anche una certa dose di dedizione, allenamento e capacità di concentrazione, soprattutto quando si analizzano organoletticamente più birre in successione.
È opportuno mettersi nelle condizioni migliori per degustare e seguire alcune semplici regole per svolgere nel modo corretto la degustazione:
• Degustare in un ambiente luminoso, privo di odori, silenzioso, possibilmente con pareti e piani di appoggio bianchi o chiari.
• Essere in perfetto stato di riposo e di salute.
• Operare in un orario ottimale, preferibilmente al mattino o a metà pomeriggio, quando si è ancora riposati e sufficientemente lontano dai pasti.
• Non fumare.
• Non ingerire cibi o bevande in genere, soprattutto se con sapore pronunciato e persistente. È consigliabile non ingerire alcun cibo durante la degustazione.
• Non usare fragranze, creme e prodotti cosmetici profumati.
• Degustare la birra alla temperatura adeguata al suo stile, seguendo un ordine logico di assaggio. Birre dai sapori e dagli aromi particolarmente decisi devono essere degustate dopo quelle con caratteristiche organolettiche meno intense. La quantità di alcol presente in una birra non deve essere considerata un fattore discriminante nella decisione della sequenza di assaggio.
• Degustare ogni birra nel bicchiere più adeguato. Ad esempio: una birra dai profumi delicati e con basso tenore alcolico necessita di un bicchiere che favorisca la formazione della schiuma e la sua persistenza, in quanto la schiuma aiuta a trattenere gli aromi il più a lungo possibile nella birra e funge da protezione contro l’azione ossidante dell’ossigeno. Invece, una birra con elevata gradazione alcolica e con profumi intensi e complessi ha bisogno di un calice dal bevante più ampio, che consente il contatto con l’aria a una maggiore superficie del liquido, permettendo alla birra di esprimere tutta la propria intensità.
• Distanziare adeguatamente l’analisi dei campioni, soprattutto se numerosi.
• Non avere fretta di esprimere un giudizio (positivo o negativo) e dedicare a ogni birra il tempo necessario.
Il giudizio del degustatore non deve essere condizionato dai gusti personali. L’espressione “questa birra mi piace” non è un punto di arrivo accettabile per un degustatore; lo può essere l’affermazione “questa birra è fatta bene perché rispecchia lo stile dichiarato”. Ci sono aspetti del variegato mondo della degustazione che diventano chiari solo dopo numerosi assaggi, dopo molto tempo e anche – perché no – dopo tanti errori.
Il degustatore deve costruirsi un’esperienza. È essenziale non gettare la spugna alle prime difficoltà; tutti siamo in grado di portare a termine una corretta degustazione, una volta acquisite la tecnica e un po’ di esperienza.