CAPITOLO 3
GLI STILI
DELLA BIRRA

Dopo secoli di storia e tradizioni e grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e conoscenze agronomiche, il mondo della produzione birraria ha assunto una miriade di sfaccettature.

Il panorama delle tipologie brassicole prende le mosse dalle due modalità di fermentazione, alta o bassa, in cui operano Saccharomyces cerevisiae e Saccharomyces carlsbergensis.

All’interno di questi due macrosistemi, la gamma di stili e tipologie è molto ampia e si manifesta in prodotti dai caratteri e dalle sfumature aromatiche e gustative variegate, legati non solo alle condizioni di fermentazione e maturazione, ma anche a una vastissima scelta di combinazioni degli ingredienti fondamentali (malti e luppoli), a tradizioni e territorialità, a innovazione e sperimentazione. Se aggiungiamo la ricerca di ingredienti complementari di varia natura (spezie, mieli, frutta ecc.), comprendiamo come sia variegata l’offerta di tipologie molto differenti.

Storicamente le tradizioni, unite alla maggiore o minore crescita tecnologica e alle influenze geografiche e sociali, hanno caratterizzato lo sviluppo di tipologie brassicole diverse fra loro. È utile, pertanto, analizzare gli stili birrari secondo i territori che hanno consolidato vere e proprie famiglie stilistiche, a partire dal continente europeo.