Nella sua storia millenaria, la birra ha svolto un ruolo di rilievo nella cultura di moltissimi popoli. Tracciare il percorso storico ed evolutivo di questa bevanda equivale, in un certo senso, a ripercorrere la storia dell’uomo.
AGLI ALBORI
Quando le popolazioni neolitiche, abbandonata la vita nomade, iniziarono a coltivare frumento e orzo, 10.000 anni prima di Cristo, impararono a conservare questi preziosi cereali in vasi di terracotta, a cuocerli in pani e – probabilmente in maniera fortuita – a farli fermentare.Alcuni ritrovamenti in Cina e nell’attuale Israele attestano primitive realizzazioni di fermentati a base di cereali.
Nel 2016, a Mijaya, nella provincia cinese dello Shaanxi, sono state rilevate testimonianze della produzione di una sorta di birra fatta con orzo, miglio e altri cereali, databile a circa 5000 anni fa. Più antiche le tracce di una versione primordiale della nostra bevanda, risalenti a 13.000 anni fa, portate alla luce nei pressi di Haifa, in Israele.
LA MESOPOTAMIA
Al di là dei ritrovamenti sopra illustrati, la Mesopotamia è da sempre considerata l’area con le più evidenti tracce documentate sull’attività agricola: da qui provengono le attestazioni di cereali coltivati, risalenti a oltre 7000 anni fa. Insieme al pane, la birra faceva parte integrante dell’alimentazione quotidiana e tramite la birra comune (bi-du) si calcolava il salario degli operai (circa tre litri al giorno).Una coppia di tavolette in pietra del periodo predinastico sumerico (intorno al 3000 a.C.), denominate Blau Monuments, riporta inciso l’elenco di alcuni doni da tributare alle divinità, come “miele, capretti e birra”. Anche il codice di Hammurabi, la prima raccolta di leggi scritte a noi giunta (circa 1750 a.C.), testimonia l’importanza della birra nelle attività commerciali. Stabilisce ad esempio il giusto prezzo per questa bevanda e le norme anticontraffazione, con sanzioni che arrivavano all’annegamento per chi non si fosse attenuto alle prescrizioni.
Nell’Epopea di Gilgamesh, poema epico babilonese del XIX secolo a.C., si racconta che Enkidu “bevve sette volte birra (se-bar-bi-sag) e il suo spirito si rilassò, parlò ad alta voce, il suo cuore si rallegrò e il suo volto si illuminò”.