L’Unione Europea ha messo a punto negli anni una disciplina molto dettagliata in ambito alimentare, e quello oleario è uno dei settori per i quali la normativa risulta più severa e in costante aggiornamento. L’olio extra vergine di oliva, infatti, ha un valore merceologico assai elevato ed è sottoposto a continui tentativi di frode, nella maggior parte dei casi rappresentati dalla commistione con oli di minor pregio, per esempio oli di sansa, di semi o di nocciola.
La qualità e la genuinità dell’olio di oliva sono dimostrate soltanto quando si rispettano parametri precisi, certificati attraverso rigorosi metodi di analisi chimico-fisica e organolettica. Queste pratiche permettono di garantire che il prodotto derivi esclusivamente dalla lavorazione del frutto dell’olivo, condotta secondo quanto previsto per la categoria degli oli vergini. In questo modo, non solo il prodotto olio ma anche il consumatore sono tutelati e difesi da eventuali manovre fraudolente di adulterazione, contraffazione e sofisticazione.