L’OLIVO ABITA OVUNQUE
CAPITOLO 9

Protagonista indiscusso di culture, religioni e tradizioni agricole nel Mediterraneo, l’olivo è una delle piante attualmente più coltivate al mondo, presente ovunque, anche in Paesi che un tempo ne ignoravano l’esistenza.

La coltivazione dell’olivo è in continua espansione: oltre all’Europa, sono da segnalare le nazioni dell’Africa settentrionale, il Nuovo Mondo, comprendendo Nord e Sud America, ma soprattutto la Cina, il Giappone, l’India, l’Australia e la Nuova Zelanda. Il forte richiamo esercitato dalle qualità nutrizionali, sensoriali e salutistiche dell’olio da olive esercita un fascino irresistibile, in particolare nel settore commerciale.

EUROPA

In molte nazioni nel mondo si assiste a un forte sviluppo dell’olivicoltura, ma la piena leadership è ancora saldamente in mano all’Europa, con un potenziale produttivo pari a circa il 90% della produzione mondiale di olio da olive. Queste percentuali, tuttavia, sono destinate a mutare, visti gli enormi investimenti che sono in atto negli altri continenti. L’Italia olivicola e olearia sta via via perdendo la sua grande influenza esercitata per secoli. Oggi è seconda alla Spagna per numeri e importanza, e copre mediamente il 15% della produzione mondiale (a fronte del 45% in media della Spagna).

SPAGNA

È il più grande paese olivicolo al mondo: dispone di più di trecento milioni di piante, su una superficie di oltre due milioni e mezzo di ettari. La Spagna è, di fatto, il vero oliveto-ombelico del mondo. Le principali regioni produttrici sono l’Andalusia e, a seguire, le aree di Extremadura, Castilla-La Mancha, Catalogna, Aragona de Murcia e Valencia.

L’Andalusia, la regione leader, rappresenta oltre la metà dell’intera olivicoltura spagnola. A dominare la scena è la varietà Picual, cui seguono per fama l’Hojiblanca, la Manzanilla, l’Arbequina, l’Arbosana e la Cornicabra.


Dop

Antequera, Baena, Baix Ebre-Montsià, Bajo Aragón, Campo de Calatrava, Campo de Montiel, Comunitat Valenciana, Estepa, Gata-Hurdes, La Acarria, La Rioja, L’Empordà, Les Garrigues, Lucena, Mallorca, Monterrubio, Montes de Granada, Montes de Toledo, Montoro-Adamuz, Navarra, Poniente de Granada, Priego de Córdoba, Sierra de Cádiz, Sierra de Cazorla, Sierra de Segura, Sierra del Moncajo, Sierra Mágina, Siurana, Terra Alta.


Igp

Ibiza, Jaén.


Picual

Giallo oro dalle sfumature verdi, limpido alla vista. Al naso emergono note fruttate mediamente intese o intense, con sentori erbacei e talvolta di mela. Al palato è morbido e fine, dal gusto di carciofo, con note amare e piccanti di media intensità ed equilibrate. In chiusura i sentori di erba di campo e una lieve punta piccante.


Hojiblanca

Giallo dorato dai riflessi verdi, limpido. Si apre all’olfatto con sentori di media intensità, che richiamano il pomodoro e altri ortaggi. Al palato si presenta armonico, dal gusto vegetale, con amaro e piccante in equilibrio e di media intensità. In chiusura le note di mandorla verde e un finale piccante persistente.


Arbequina

Verde con lampi dorati, limpido alla vista. Emana note olfattive verdi, fresche e vegetali, mediamente intense, con richiami alla mandorla e al pomodoro. Le note fruttate verdi si ritrovano anche nella percezione gustativa e retro-olfattiva, in armonia con l’amaro e il piccante, di media intensità e persistente.