“Raccontami, dai, una storia della tua terra. E un vino di quel Sud che nasconde sentimenti profondi e angoli misteriosi. Sorprendimi, ancora, in questo presente in cui tutto è già stato detto, scritto, bevuto.” “Siediti, allora, che ho qualcosa per te. Un vino che è già una storia. Un vino da assaporare come fosse uno di quei romanzi della nostra gioventù, che ci tagliavano il fiato e cancellavano il resto del mondo per tutto il tempo di quelle due-trecento pagine.” “Eccomi, versami nell’anima questa storia.”
“C’è una casa nella periferia estrema di una città calabrese che non ha insegne, non ha campanello e nemmeno un segno di riconoscimento. Una casa anonima apparentemente, ma che non ha eguali nel mondo. Ci vivono bambine e adolescenti che sono state vittime di abusi sessuali e gravissimi maltrattamenti. Si riprendono la vita, lentamente, giorno dopo giorno, si riprendono il presente e il futuro in attesa di poter pensare al passato. Crescono e vanno via, in genere, ma qualcuna non ha dove tornare e resta ancora davanti al camino della Casa di Nilla.Tutte imparano a lavorare, per il dopo.
Verrà un buon lavoro, ben retribuito, giustamente apprezzato, stabile magari. Intanto, è venuta un’idea. E una collaborazione. L’Azienda vitivinicola Tramontana ha messo a disposizione due piccole vigne. Una a Gallico, un paese di Reggio Calabria che si affaccia sullo stretto di Messina, l’altra a Casignana, coltivata a greco bianco. È grazie alla sensibilità di questa storica famiglia di vignaioli calabresi che La Casa di Nilla ha potuto collocare sul mercato due etichette a marchio proprio: Nemesi (un rosso di media struttura prodotto da uve nerello calabrese con l’aggiunta di merlot e syrah) e Neda, un Greco di Bianco Doc. Dicono che il Greco di Bianco sia il vino più antico del mondo, antico quanto la lotta tra il bene e il male, quanto il dolore e la felicità.”