dolce Puglia
Monica Coluccia

Vino e Aeronautica Militare è la nuova accoppiata da aggiungere alla lista Vino &... che conta ormai le più diverse interazioni, originali e opinabili che siano, tra il vino e il mondo conosciuto.

La versione 8.0 di Dolce Puglia - al secolo VIII Rassegna dei vini dolci pugliesi e della pasticceria, cioccolateria e caseari regionali - è stata presentata il 30 novembre 2013 presso la base del 36° Stormo dell’Aeronautica Militare di Gioia del Colle.

Scenario indubbiamente suggestivo ed esclusivo, l’imponente hangar della base militare ha racchiuso contemporaneamente in gli Eurofighter 2000 (“caccia di ultima generazione, il più avanzato aereo da combattimento sviluppato in Europa”, recita il sito della Difesa) e ben oltre cento aziende dell’agroalimentare selezionate dagli infaticabili organizzatori della Delegazione Murgia dell’Associazione Italiana Sommelier.

Il banco d’assaggio Dolce Puglia, presentato ai partecipanti arrivati da tutta la Puglia, ma anche da fuori regione, è quanto di più esaustivo esista al momento sui vini dolci regionali, raccogliendo oltre 72 aziende del territorio, storiche e nuove leve, convenzionali e natural style.

Una ghiotta occasione per fare il punto sullo stato dell’arte della tipologia, rilevando in chiusura d’assaggio un generale incremento qualitativo di tutta la produzione in oggetto, una crescita al momento incentivata da un diffuso e rinnovato interesse per l’intera vitivinicoltura pugliese, soprattutto da parte del mercato internazionale.

Indubbiamente la tipologia di vino dolce pugliese che più affascina resta quella a base moscato bianco, più conosciuto tra Foggia e Bari come moscato reale, imperando nella Doc Moscato di Trani, e diffuso comunque in tutto il territorio regionale. L’aromaticità del vitigno facilita il ruolo del viticoltore che coglie la sfida in maniera anche sin troppo scanzonata: nonostante gli ottimi e costanti risultati manca, infatti, il guizzo, la tenacia di qualcuno, mentre auspichiamo che in molti decidano di fare “IL” Moscato di Trani, tracciando una via di ricerca più rispettosa delle evidenti potenzialità del territorio, senza relegare questa chicca a puro fenomeno commerciale, ammesso che lo sia mai stato.

La comparazione dei passiti da aleatico fa emergere una piacevolezza mediamente diffusa che intriga e diverte. Forse è proprio grazie a questo vitigno che il bere dolce potrebbe diventare di gran moda: l’aromaticità, la giovialità, la schiettezza e il frequente ritorno al mondo adolescenziale con continui e fragranti rimandi a fiori freschi e caramelle alla frutta costituiscono parametri in cui può diventare facile e dolce rifugiarsi.

La parte del leone, numericamente e qualitativamente, la fa il primitivo, in particolare il Primitivo di Manduria Dolce Naturale. Anche filosoficamente: qui qualcuno ha già preso in mano le redini del gioco, riscrivendone le regole.