terra di confine
Maurizio Maestrelli

La geniale creatività italiana applicata alla birra non pastorizzata, esplosa appena una ventina d’anni fa, ha saputo coniare una tipologia di birre assolutamente nuova. Ovvero quelle birre che utilizzano, nella loro ricetta, uva, vino o mosto di vino. Del resto, un’idea a prima vista così stramba, come quella di far convivere nello stesso bicchiere i due elementi, dove poteva nascere se non da noi?