editoriale
Antonello Maietta

Non si è ancora attenuata l’eco dell’intensa e toccante giornata del 7 luglio, quando ci siamo incontrati a Milano per festeggiare i nostri cinquant’anni, e già ci attende una nutrita serie di eventi per chiudere in bellezza questo impegnativo 2015. Sarà ancora il capoluogo lombardo, dove l’Associazione Italiana Sommelier è stata fondata nel 1965, a ospitare a metà novembre il 49° Congresso Nazionale, aperto a tutti Soci e a quanti desiderano conoscerci più da vicino. Nel corso della kermesse, oltre ai consueti appuntamenti istituzionali, come l’Assemblea Generale dei Soci, la Convention dei Delegati e la finale pubblica del concorso per decretare il Miglior Sommelier d’Italia, saranno numerose le offerte proposte: dibattiti, seminari, degustazioni guidate e banchi d’assaggio, tutti anticipati dalla presentazione dell’edizione 2016 della Guida VITAE, con la possibilità di assaggiare, anche quest’anno, i vini premiati con il massimo riconoscimento, le quattro Viti. Per rendere possibile tutto questo c’è un’organizzazione viva e palpitante che può contare sull’indispensabile collaborazione di tutte le Delegazioni sparse sul territorio nazionale. Uno scenario che fa emergere sempre più il ruolo della nostra Associazione come partner insostituibile del sistema vino in Italia.

L’estate appena conclusa ha ulteriormente rafforzato l’immagine e lo stile di un’AIS “aperta per ferie”, un organismo competente e coeso, sempre pronto a rispondere agli appelli, un meccanismo collaudato che non si arresta mai. Anche nei periodi in cui la maggior parte delle persone si gode qualche momento di meritato riposo, c’è sempre un folto gruppo di Colleghe e Colleghi in prima linea nella divulgazione della cultura del vino, nella valorizzazione dei territori che ne plasmano il carattere, nel racconto dei personaggi che gli danno la vita. Non c’è distinzione di evento, non importa la caratura o la risonanza, perché l’impegno è sempre il medesimo. Ci siamo incontrati spesso in questi ultimi mesi, indaffarati, accaldati, stanchi, ma sempre sorridenti e disponibili, perché animati dalla consapevolezza di svolgere un lavoro prezioso per innalzare il livello di conoscenza di questo prodotto strategico per l’economia italiana. Ho gioito con tutti per il risultato che scaturisce dal paziente lavoro di squadra e non c’è giorno in cui non arrivi dall’esterno un messaggio di ringraziamento o un’attestazione di stima: mi gratifica farvi sapere che tutto questo non passa inosservato.

Con l’auspicio di continuare su questa strada, vi auguro buona lettura e buona Vitae.