Armando Castagno
Parto della mediocre annata 1969 e come molti vini coetanei in via di ossidazione, laureato in Giurisprudenza e in Studi Storico-Artistici a Roma, si è occupato di politica e sport tra redazioni, agenzie – e sale stampa di ippodromi – dal 1986 al 2013. Attratto dal mondo del vino nel 1993, è in AIS dal 2001 come relatore, direttore di Master e corsi monografici in tutta Italia, con riguardo particolare per la Borgogna, territorio che lo ha insignito del titolo di “Chevalier du Tastevin”, ricevuto nello Château du Clos de Vougeot indossando sotto lo smoking la maglia della Roma. Insegna Storia dell’Arte dei territori del vino presso l’Università degli Studi Gastronomici di Pollenzo.
Roberto Bellini
Incontra professionalmente il vino nel 1977, e da allora non lo lascia più. Dirige un’azienda chiantigiana per molti anni. Nel frattempo segue la formazione AIS, aggiornandosi anche con Master specifici su Whisky e Champagne, nonché con il seminario d’ammissione all’Istituto Master of Wine. Più volte consigliere nazionale AIS, componente della Giunta Esecutiva Nazionale e Vice Presidente (1999- 2002, e dal 2010). Collabora con riviste specializzate e scrive di vino. Tra i suoi ultimi libri: Maledetto Champagne (2015) e Champagne. Degustare il mito (2015). Nel 2005 è il primo italiano a vincere il titolo di Ambassadeur du Champagne Italie.
Morello Pecchioli
Nasce sotto i colli di Custoza in un’annata eccezionale per i vini: corpo pieno, equilibrio perfetto, magnifica razza, carattere marcato. Giornalista appassionato di storia, fa il pendolare tra presente e passato scrivendo di entrambi. Goloso e curioso, trasforma i peccati di gola e la passione per i viaggi in pagine per l’“Arena di Verona”. Archeogastronomo, adora scavare nella sua biblioteca che occupa uno studio, due camere da letto, una taverna e due garage e ha 7 metri di scaffali di libri di enogastronomia (33 centimetri scritti da lui). Schiavizzato da Edoardo Raspelli, ha collaborato alla Guida dell’Espresso. Scrive indegnamente – anche se fa di tutto per meritarselo – per alcune riviste di cibo e di vino.
Roberto Cipresso
Nato in Veneto, scopre il vino a Montalcino, dove crea il gruppo di consulenza Winemaking, l’azienda La Fiorita, e la sua bella famiglia. La passione per il “terroir” lo porta in molte aree d’Italia e all’estero, con particolare riferimento all’azienda argentina Achaval- Ferrer. Nella sua cantina del Winecircus svolge esperimenti di ricerca e offre approfondimenti didattici, o la possibilità di creare il proprio vino tailor made nel progetto “Winetailor”. Pubblica Il Romanzo del Vino – con Giovanni Negri e Stefano Milioni –, seguito da Vineide e Vinosofia. Considerato tra i migliori enologi italiani, è Ambasciatore per Città del Vino, Accademico Corrispondente per l’Accademia di Agricoltura di Bologna e membro del Comitato Scientifico per l’Ente Vini dell’Enoteca Italiana.
Alessia Cipolla
Come in una Cipolla, ogni suo strato è parte di un tutto: costruisce spazi abitativi, ascoltando prima di iniziare, progetta luoghi e oggetti per il gusto e con gusto, recensisce cantine contemporanee che dialoghino con il territorio, segue con cura i suoi studenti, imbandisce tavole architettoniche, scrive di design di cucine e di vini prodotti da persone che stima e, al centro, tiene ben custodite le sue passioni per il mare, per il buon cibo e il buon vino, come anche la riconoscenza e la lealtà. Architetto del gusto e sommelier AIS dal 1998, lavora tra Milano e Londra presso lo Studio Archipass/La Costruzione del Gusto.
Emanuele Lavizzari
Dopo studi accademici in Lingue e Letterature straniere, lavora in ambito turisticoalberghiero tra Spagna, Italia e Germania. A seguito di un master universitario in ideazione e produzione audiovisiva approda al giornalismo. Ha collaborato con alcune testate locali in Lombardia prima di giungere all’AIS, dove attualmente è addetto stampa, responsabile del sito web associativo e del coordinamento redazionale. Scrive anche di atletica leggera, musica e televisione, sue grandi passioni, su alcuni siti Internet. Passa agevolmente da una tastiera di pc a quella di un pianoforte, anche se tra i due preferisce decisamente il secondo.
Marco Carnovale
Nasce a Roma nel segno del maiale dello zodiaco cinese, in un’annata strepitosa per i vini francesi. Studio e lavoro lo portano via via negli Stati Uniti, dove consegue un Ph.D. in relazioni internazionali al MIT (Massachusetts Institute of Technology), in Belgio come funzionario della Nato, e quindi a Londra, dove condivide l’entusiasmo per la metropoli con la fidanzata cinese, nata sempre in un anno del maiale: era destino. Viaggiatore curioso, ha assaggiato tutta la gastronomia in cui si è imbattuto, eccetto gli spiedini di scarabeo in Laos. Col vino invece è molto selettivo, soprattutto da quando è sommelier. Ama cucinare, la musica classica, il cool jazz, la fotografia subacquea e scrivere. Il suo ultimo libro si intitola Viaggio alle Maldive: una non guida per svelare le isole.
Valerio M. Visintin
Cronista gastronomico dal 1990, attualmente recensisce ristoranti per le pagine del “Corriere della Sera”. Quelle cartacee del Tempo Libero e dell’inserto ViviMilano e, dal 2009, quelle internettiane del blog mangiare.milano. corriere.it. Nel frattempo, ha pubblicato una lunga serie di guide ai ristoranti e qualche libro di narrativa: L’ombra del cuoco (2008), Il mestiere del padre (2011) e Osti sull’orlo di una crisi di nervi (2013). Crede fermamente che i critici gastronomici debbano mantenere l’anonimato nell’esercizio delle loro funzioni. Perciò, nessuno conosce il suo volto. E nelle occasioni pubbliche, si presenta con il volto coperto da un passamontagna.
Roy Zerbini
Appenninico di nascita, non ha toccato alcol fino a ventuno anni. Arriva al vino tra Brisighella e Strada Casale, in quella parte della Romagna dove il dialetto è pura sinfonia della quotidianità. In Friuli impatta definitivamente nelle pericolose spirali dei figli di Bacco e si immedesima d’un botto nei fantastici intrecci del corso per sommelier, costruendo intorno a quella filosofia una proiezione di vita sempre più lontana dagli studi d’Economia. È continuamente in viaggio nei continenti del bere, collabora con molti professionisti della ristorazione, scrive quando non ha niente da fare.
Piero Pardini
La passione per la scrittura nasce sui banchi di scuola. Giornalista dal 2002, ha iniziato scrivendo di tecnologie e di tennis. Dopo aver trascorso i primi quarant’anni della sua vita da astemio, quando assaggia per la prima volta il Vin Santo di Carmignano è subito amore. Adora i vini da dessert, ma non si lascia scappare un calice “di quello buono”. Scrive di enogastronomia anche per food magazines stranieri. Eternamente in formazione, la sua filosofia è: “Impara l’arte, un giorno servirà”. Almeno, lui ne è certo.
Riccardo Antonelli
Nasce a Terni nel 1990. Studia Enologia e Viticoltura all’Università degli Studi di Perugia, dove si laurea primo del corso nel 2013. Fedele all’ideologia di Soldati “Il vino è la poesia della terra”, accompagna la poesia al vino e, nello stesso anno, viene pubblicata la sua prima raccolta Note di un Cellulare. Diplomato Sommelier AIS nel 2014, si trova ora ad affrontare la difficile scelta tra il far conoscere il vino e il produrlo. O, perché no, tutte e due?
Luigi Caricato
Scrittore e giornalista, si definisce “oleologo”, termine da lui stesso coniato, in seguito accolto nella banca linguistica della Treccani e in quella dell’Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo. Con il progetto “Olio Officina” si propone di sviluppare un laboratorio di idee aperto a tutti, incentrato sul rapporto tra sostanze grasse e altri alimenti. Tiene conferenze e lezioni in tutto il mondo e collabora con varie testate giornalistiche italiane ed estere. È inoltre autore di numerosi volumi dedicati all’olio extravergine di oliva. Tra le più recenti pubblicazioni: Olio: crudo e cotto (2012), Libero Olio in libero Stato (2013), Atlante degli oli italiani (2015).