poesie brassate Riccardo Antonelli Nella mia giovane carriera fermentante ho incontrato la nobile arte dell’Enologia, quella elegante della Sommellerie, quella vivace e briosa della Brasseria (l’arte del “birrificare”) e, più di tutte, quella più pura: la Poesia. Mescolare ecletticamente le prime tre è sempre risultato facile, forse perché strette da un logico denominatore comune. Ho sempre pensato, tuttavia, che ci fosse vera poesia in ognuna di queste compagne di avventura che ancora hanno la pazienza di sopportarmi. Così, con la plastilina tra le dita, voglio creare un poco di luce all’interno delle molteplici tipologie birrarie esistenti al mondo, e lo voglio fare non banalmente, enunciando le caratteristiche, le zone di produzione e le tecniche brassicole (rieccoci!). Vorrei rubare un pizzico d’arte poetica e rimescolare un quadro, anzi sette. Sette quadri diversi con una birra sempre protagonista. Capaci di stupire e, mi auguro, di educare. Sono il succo di uno stile, la linfa delle sensazioni e della storia che raccontano. Il cuore e l’anima che racchiudono. La birra, come il vino, è multiforme e poliedrica. Non preoccupatevi se non le riconoscerete dal titolo. L’obiettivo è più grande: dare il via alla vostra curiosità. Perché possiate assaporarle solo leggendole. E, ovviamente, mettervi un’irresistibile sete! Cheers, colleghi! BLANCHE Ragazza, cappello a falda larga estivo. Vestito stoffa floreale dimoro il regno della sete. Fronti perlate, tamponate. Fresca schiuma a cappuccino ninna nanna del riposo coriandoli e arance da baciare sogno il suono dello “stappo” chiudo gli occhi e mangio idee. Bizzarra, la ragazza. Velatura sopraffina cela il mondo che verrà e rifugge in bollicina eleganza e maestà. I.P.A. INDIAN PALE ALE Riflesso dorato increspa l’aroma un luppolo erbaceo agrume assolato percola tra i sensi. Netto lo stacco pronunciato avvertimento occhiali riposti su tasche aperte. Pungente lo smacco fiero l’avviso ora inflitto Amaro! Come uno storico “no” ricevuto ci chiude le papille ma godi villano del virile sostegno. Corpo e bolla in un sorso divorato barba innaffiata, sostegno della forza ricordi Orientali tra i caldi lontani. STOUT Rivedo, un suono ben preciso mani e lividi da curare fischio del cambio turno plumbeo contorno di fabbrica. Pantera nella notte Impenetrabile allo sguardo frizza caffè e liquirizia da Alchimista divertita. Risplende nel buio ovattato un Frac elegante con un cilindro avorio. È pace dei sensi a chi merita queste bolle con il grasso tra le dita si sorride in compagnia mezz’occhio lucido e stanco vuota la pinta e accende la cicca. Si riparte col domani, era solo un punto e virgola; ma lieto almeno nel finale. I.G.A. ITALIAN GRAPE ALE Storia di una bugia per la vite assolata spreme meningi e brama vino. Delicata si pone, al chiarore uva calda conservatrice accumula dolci piaceri vivendo di speranze stappate. Fiera si alza e volge al giorno, al giorno della Vendemmia. Disattenta non notava l’estro di un birraio che la mirava Follia e progetti tabulati sposare Romeo e Giulietta la visione… Trova strappo dai fratelli acini violati all’enologia nobile regalàti alla brasseria geniale. Uva ed orzo Mosto e luppolo Golosi sposi colorati Amano se stessi Si mordono Accarezzano e si tirano i capelli. Nuovo è Shock Shock è Rock Perlage e Remuage Fluido stupore dell’uva di prima più bella, ora Sicuramente felice ed unica emozionante birra Raggiante. BIÈRE TRAPPISTE Atmosfera incenso regna sovrana convento educato, preciso, cadenzato. Cura di un amen Cura di birra Monaci e mani che pregano e brassano. Corpo e struttura Passione non reclusa Ammansiti, regalano al mondo la loro libertà e lo fanno, col sorriso rinchiusi in cuccette, sposati con Dio. Vivaci rifermentate Profumi procaci Uvetta, datteri, miele e noci si stappa insieme dal dì di quaresima calore e colore il meglio del mondo. È un grazie, il mio Amen al vostro lavoro. PILSNER È un quadro straniero l’aroma Pils. Sgorga d’acque dolciastre a fiumi in terre boeme. Freme di aromi decisi bassa, mantiene, tremolìa fermentante e luppoli nobili trattengono il respiro rinchiusi da un tappo. Aspettano tenaci la mia arsura brama di oro pallido incantato. Originale e prima vera Donna Cannella piccante, erbacea, terrosa golosa furtiva mi prende e la faccio mia sposa. BARLEY WINE Coppa Cognac, per favore per questa mia birra mogano torbido traslucente. Racconta legni passati anni in botti nascoste dimenticate al riposo… Robuste spalle da taglialegna Segnano l’alcol ben deciso Lotta al vino, inesorabile dare di matto e vederne il plasma è pasta modellante la birra tra le dita. Vellutata e calda Scintille di Sherry Degustazioni verticali di anni lontani scolpiscono sorrisi passionali e medito e invecchio con questa mia birra ma cresco esperienza su questa mia terra.