global warning
Francesca Zaccarelli

Il clima sta cambiando. Lo sta facendo a una velocità mai vista prima nella storia e con conseguenze preoccupanti, perché in molti casi sono irreversibili. Il settore che maggiormente soffre a causa di tali stravolgimenti è quello legato alle risorse della Terra, lo stesso da cui l’Uomo dipende per la sopravvivenza: l’agricoltura, in tutte le sue forme (viticoltura compresa).

Incredibilmente, l’agricoltura stessa è in parte causa dei problemi ambientali e climatici: il 20 per cento delle emissioni a effetto serra è provocato dal settore primario, così come gran parte dell’inquinamento delle acque dolci, dell’erosione del suolo, della deforestazione e del depauperamento delle risorse. La ragione alla base di questa contraddizione apparente è da attribuire a una sconsiderata modalità produttiva, che pensa alla quantità e al prezzo a discapito di genuinità e rispetto.


Conseguenza diretta di un simile scenario è la perdita degli ecosistemi, e per la viticoltura dei terroir. Per terroir si intende un agro-ecosistema in cui suolo, sottosuolo, topografia, paesaggio, biodiversità e clima costituiscono un insieme di fattori che, unito alle tecniche agricole tradizionali consolidatesi in quel contesto, permette alla vite (spesso selezionata nel tempo proprio in base al territorio) di sviluppare acini con qualità uniche e irripetibili altrove. Una singola modifica di ciascuna delle variabili che compongono il terroir si traduce in un cambiamento profondo nelle espressioni qualitative del vino. Nonostante la consapevolezza dell’influenza del territorio sui caratteri organolettici e sulla qualità del prodotto, il legame tra uomo, terra e vitigno è stato profondamente e distrattamente alterato, con conseguenze tutt’altro che positive. Il genius loci - espressione con cui gli antichi romani descrivevano lo “spirito” intrinseco di un luogo e quindi la sua tipicità - sta lentamente scomparendo, sia perché le tradizionali tecniche antropiche sviluppatesi in quella determinata zona sono state modificate, sia per l’inesorabile cambiamento climatico.