Giorgio Demuru
Nato a Sassari nel 1971, anno del conferimento della prima Doc sarda alla Vernaccia di Oristano, vive ad Alghero e per una ventina d’anni indossa la giacchetta nera (allora erano così), armeggiando con fischietto o bandierina. Tornato a Sassari, dove lavora presso il Comune, nel 2007 rimane folgorato dalla sommellerie e passa dall’AIA (Associazione Italiana Arbitri) all’AIS, con relativo adeguamento del girovita. Sommelier dal febbraio 2011, inizia a scrivere per il sito AIS Sardegna e dal settembre 2014 ne assume il coordinamento, avendo la fortuna di essere circondato da molti validi collaboratori.
Roberto Bellini
Incontra professionalmente il vino nel 1977, e da allora non lo lascia più. Dirige un’azienda chiantigiana per molti anni. Nel frattempo segue la formazione AIS, aggiornandosi anche con Master specifici su Whisky e Champagne, nonché con il seminario d’ammissione all’Istituto Master of Wine. Più volte consigliere nazionale AIS, componente della Giunta Esecutiva Nazionale e Vice Presidente (1999- 2002, e dal 2010). Collabora con riviste specializzate e scrive di vino. Tra i suoi ultimi libri: Maledetto Champagne (2015) e Champagne. Degustare il mito (2015). Nel 2005 è il primo italiano a vincere il titolo di Ambassadeur du Champagne Italie.
Morello Pecchioli
Nasce sotto i colli di Custoza in un’annata eccezionale per i vini: corpo pieno, equilibrio perfetto, magnifica razza, carattere marcato. Giornalista appassionato di storia, fa il pendolare tra presente e passato scrivendo di entrambi. Goloso e curioso, trasforma i peccati di gola e la passione per i viaggi in pagine per “L’Arena” di Verona. Archeogastronomo, adora scavare nella sua biblioteca che occupa uno studio, due camere da letto, una taverna e due garage e ha 7 metri di scaffali di libri di enogastronomia (33 centimetri scritti da lui). Schiavizzato da Edoardo Raspelli, ha collaborato alla Guida dell’Espresso e scrive per alcune riviste di cibo e di vino. A luglio del 2016 è stato insignito del Riconoscimento Speciale “per la narrazione enogastronomica” del Premio Internazionale Ischia di Giornalismo.
Cristina Serra
Ex biologa non pentita di essere ex, ora felicemente giornalista scientifica con pulsioni verso il sociale e lo story-telling. Arietina focosa, come se non bastasse è anche terrier nell’anima: somiglia infatti molto al suo cane Luna (un terrier, appunto), con il quale tuttavia non riesce a competere quanto a naso. Per affinare l’olfatto segue i corsi AIS a Trieste e si diverte molto ad assaggiare “vini che voi umani...”. Collabora con la RAI di Trieste e con trasmissioni radiofoniche del Friuli Venezia Giulia, ideando e conducendo programmi di edutainment. Si allena ad affrontare la vita e le persone “da un altro punto di vista”, spesso aiutata dalla sua macchina fotografica.
Alessia Cipolla
Come in una Cipolla, ogni suo strato è par te di un tutto: costruisce spazi abitativi, ascoltando prima di iniziare, progetta luoghi e oggetti per il gusto e con gusto, recensisce cantine contemporanee che dialoghino con il territorio, segue con cura i suoi studenti, imbandisce tavole architettoniche, scrive di design di cucine e di vini prodotti da persone che stima e, al centro, tiene ben custodite le sue passioni per il mare, per il buon cibo e il buon vino, come anche la riconoscenza e la lealtà. Architetto del gusto e sommelier AIS dal 1998, lavora tra Milano e Londra presso lo Studio Archipass/La Costruzione del Gusto.
Fabio Rizzari
Giornalista professionista, ammesso che il giornalismo del vino si possa definire professionale. Per puro caso e certo non per scelta consapevole si è ritrovato a collaborare negli ultimi due decenni con pressoché tutte le testate del settore, da Veronelli Editore (“Ex Vinis”) al “Gambero Rosso”, per il quale ha ideato e condotto anche diverse trasmissioni dell’omonimo canale televisivo, fino all’“Espresso”, per il quale ha curato la guida I Vini d’Italia insieme a Ernesto Gentili. Viene da disordinati studi musicologici, e si vede bene per la preoccupante frequenza delle citazioni musicali nei suoi scritti.
Emanuele Lavizzari
Dopo studi accademici in Lingue e Letterature straniere, ha lavorato in ambito turistico-alberghiero tra Spagna, Italia e Germania. In seguito a un master universitario in ideazione e produzione audiovisiva approda al giornalismo. Ha collaborato con alcune testate locali in Lombardia, prima di giungere all’AIS, dove attualmente è responsabile del coordinamento redazionale e del sito web associativo. Scrive anche di atletica leggera, musica e televisione, sue grandi passioni, su alcuni siti Internet. Passa agevolmente da una tastiera di pc a quella di un pianoforte, anche se tra i due preferisce decisamente il secondo. L’ultima fatica è una laurea in Scienze della Musica, con una tesi sul compositore spagnolo Manuel de Falla.
Gaetano Palombella
Classe 1983, nasce all’ombra dei colli di Canossa, a Reggio Emilia, ma nelle vene gli scorre puro sangue calabrese. Folgorato dalla cucina, scorrazza giovanissimo tra chef e ristoranti stellati di mezza Europa. L’imbarazzo di non saper scegliere un calice di vino lo porta in AIS e da quel momento il vino diventa uno stile di vita. Sommelier a 23 anni, l’AIS è praticamente la sua seconda famiglia. Nel 2014 è nominato Delegato di Reggio Emilia. Consulente e analista per il mondo della ristorazione e del beverage, con la passione per la scrittura, le maratone non le fa solo a tavola: macina chilometri tra nuoto, bici e corsa, da triatleta che non teme alcuna distanza.
Luigi Caricato
Scrittore e giornalista, si definisce “oleologo”, termine da lui stesso coniato, in seguito accolto nella banca linguistica della Treccani e in quella dell’Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo. Con il progetto “Olio Officina” si propone di sviluppare un laboratorio di idee aperto a tutti, incentrato sul rapporto tra sostanze grasse e altri alimenti. Tiene conferenze e lezioni in tutto il mondo e collabora con varie testate giornalistiche italiane ed estere. È inoltre autore di numerosi volumi dedicati all’olio extra vergine di oliva. Tra le più recenti pubblicazioni: Olio: crudo e cotto (2012), Libero Olio in libero Stato (2013), Atlante degli oli italiani (2015).
Francesca Zaccarelli
Mantovana d’origine, romana d’adozione. Nel mezzo, sudamericana, forlivese, parigina e australiana. Si laurea inScienze Internazionali e Diplomatiche con una tesi sulle leggi, il commercio e la qualità del panorama agroalimentare all’interno dell’Unione Europea. Diventa assaggiatrice di Olio Extravergine di Oliva, Apicoltrice e poi Sommelier. Oggi, dopo un’esperienza alla FAO, coordina un Master Internazionale in Sicurezza Alimentare e Sviluppo Umano presso l’Università di RomaTre, organizza seminari in inglese, scrive su diversi blog stranieri. Ma soprattutto: cucina, sperimenta, abbina e condivide.
Valerio M. Visintin
Cronista gastronomico dal 1990, recensisce ristoranti per le pagine del “Corriere della Sera”. Quelle cartacee del Tempo Libero e dell’inserto ViviMilano e, dal 2009, quelle internettiane del blog mangiare.milano.corriere.it. Nel frattempo, ha pubblicato una lunga serie di guide ai ristoranti e qualche libro di narrativa: L’ombra del cuoco (2008), Il mestiere del padre (2011), Osti sull’orlo di una crisi di nervi (2013) e Cuochi sull’orlo di una crisi di nervi (2016). Nel 2017 è stato insignito del Premio Internazionale Ischia di Giornalismo “per la narrazione enogastronomica”. Crede fermamente che i critici gastronomici debbano mantenere l’anonimato nell’esercizio delle loro funzioni. Pertanto, nessuno conosce il suo volto. E nelle occasioni pubbliche, si presenta con il viso coperto da un passamontagna.
Riccardo Antonelli
Nasce a Terni nel 1990. Studia Enologia e Viticoltura all’Università degli Studi di Perugia, dove si laurea primo del corso nel 2013. Fedele all’ideologia di Soldati “Il vino è la poesia della terra”, accompagna la poesia al vino e pubblica la sua prima raccolta Note di un Cellulare. Sommelier AIS dal 2014, inizia a “collezionare vendemmie” in giro per il mondo, arrivando a concluderne tre nello stesso anno, in tre paesi diversi. La grande passione per tutto ciò che fermenta lo fa spostare verso il mondo brassicolo, e dopo un master in Brewing Technologies, è oggi Mastro Birraio, ammiccando sempre, però, al primo amore enologico.