la passione ci Guida
Emanuele Lavizzari

Vitae 2019. A Milano la presentazione dell’enciclopedica opera enoica, con la partecipazione di un prestigioso parterre di giornalisti coinvolti nelle premiazioni.

Valle d’Aosta Chardonnay Main et Cœur 2016 della Maison Anselmet e Surrau Brut Rosé 2014 di Vigne Surrau: sono il primo e l’ultimo vino citati nella Guida Vitae 2019. Dai pendii rocciosi valdostani alla brezza marina che raggiunge l’entroterra della Costa Smeralda c’è un viaggio che percorre tutta la penisola lungo oltre duemila pagine.


Vitae 2019 è stata presentata quest’anno con una formula innovativa rispetto alle passate edizioni. Lo scorso 19 ottobre a Milano presso l’hotel The Westin Palace il Presidente dell’AIS Antonello Maietta, insieme ai Referenti regionali e a un gruppo di giornalisti ed esperti del settore, ha premiato le ventidue cantine più rappresentative dei rispettivi territori, che per storia, tradizione e qualità hanno ottenuto il Tastevin con il proprio prodotto di punta. Un’anteprima dei vini premiati ha preceduto così i consueti ampi banchi d’assaggio aperti ai soci e agli appassionati, allestiti il giorno successivo presso il The Mall, la vasta struttura nel cuore del moderno quartiere milanese di Porta Nuova. Qui sono state presentate le seicentoquattordici etichette che hanno meritato le Quattro Viti e i relativi produttori hanno ricevuto gli attestati con il massimo riconoscimento.

Il filo conduttore di Vitae 2019 è la biodiversità. In un paese come l’Italia, il cui patrimonio ampelografico  è  caratterizzato  da  una straordinaria ricchezza, i vitigni coltivati dalle Alpi al Mediterraneo contano diverse centinaia di varietà, e ogni cultivar è il riflesso della terra che la ospita. Un omaggio a questa molteplicità di uve emerge proprio dalle pagine del tomo: l’apertura di ogni sezione regionale è caratterizzata dalle vivaci pennellate di dipinti che fissano sulla tela scorci ravvicinati di tralci e grappoli.