guidati dalle nuvole Emanuele Lavizzari Presentata a Roma alla Nuvola di Fuksas l’edizione 2020 di Vitae La Guida Vini. “Ma il cielo è sempre più blu” cantava Rino Gaetano nell’estate del 1975 nei versi di un brano che spopolava alla radio e che esprimeva le contraddizioni della società di quei tempi. Non sappiamo se l’azzurro di allora fosse davvero più intenso di quello che caratterizza le nostre giornate. Certamente, alzare gli occhi dall’orizzonte verso la volta celeste, catturare le nubi per dar loro una forma e seguirne il movimento con lo sguardo da sempre rappresenta un gioco per i bambini e una fonte di ispirazione per gli artisti. È proprio dall’alto che parte la Guida Vitae 2020, scegliendo il colore del cielo come tonalità cromatica di questa edizione ed elevando le nuvole a protagoniste del volume. Nelle ventidue fotografie che scandiscono l’alternanza fra un territorio e l’altro, sono infatti le vaporose compagne del vento a sovrastare i vigneti nella varietà dei loro profili: candide e impalpabili a punteggiare il cielo di una giornata di primavera, scure e minacciose ad annunciare un temporale, leggere e pallide alle prime luci di un’alba invernale o imponenti e maestose a dominare le vette dei monti. Dunque, quale miglior luogo per il lancio della pubblicazione se non all’ombra di una nube? Così la Guida Vitae si è ambientata subito ai piedi della Nuvola, l’avveniristica installazione dell’architetto Massimiliano Fuksas all’interno dell’omonimo centro congressi della Capitale. Le giornate del 25 e 26 ottobre hanno rappresentato per l’AIS due date storiche: l’esordio della presentazione del volume a Roma e la prima visita di un’alta carica dello Stato a un evento accusativo. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, infatti, è intervenuto durante i banchi d’assaggio e si è intrattenuto alcune ore fra i sommelier in servizio, i soci e i visitatori dell’evento, accompagnato dal Presidente Nazionale Antonello Maietta. Alla base del successo del sistema Italia, ha sottolineato il Premier, si sono rivelati fondamentali il radicamento sul territorio, la promozione di una comunità di persone e di tradizioni locali e l’impegno di tantissimi lavoratori. Tra questi ci sono i sommelier, giudici imparziali della qualità e divulgatori della cultura enogastronomica. L’interesse per la manifestazione si è confermato anche attraverso l’intervento di altri esponenti del mondo politico. Il ruolo del sommelierambasciatore è stato ricordato da Manlio Di Stefano, Sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ha ringraziato l’Associazione per la radicata collaborazione durante la Settimana della cucina italiana nel mondo, iniziativa che si svolge con cadenza annuale in tutte le ambasciate. Roberto Morassut, Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha espresso parole di apprezzamento per l’originale metafora delle nuvole come sentinelle del pianeta, evidenziando il contributo che il settore vitivinicolo può dare alla sostenibilità. Oltre al ruolo di testimone di valore all’estero, il vino può essere un elemento trainante anche in casa propria, ha ricordato il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo. Nella Capitale alcuni mesi fa è stato dedicato un intero parco a Edoardo Valentini, un’autorevole personalità dei vignaioli del Bel paese, con l’intenzione di rappresentare l’Italia del vino. Alcune migliaia di visitatori hanno affollato la tasting area. La decisione di celebrare a Roma la sesta edizione della guida edita dall’AIS si è rivelata una scelta vincente e ha offerto ai numerosi partecipanti, accorsi da ogni regione d’Italia, la possibilità di vivere una giornata unica nel suo genere. Il successo di presenze, come ha evidenziato il Presidente Antonello Maietta, testimonia l’incessante lavoro di valorizzazione promosso nel corso degli anni da parte dell’Associazione. Come da tradizione, sono ventidue le etichette insignite del Tastevin AIS, il prestigioso riconoscimento che l’Associazione Italiana Sommelier conferisce a chi ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva area geografica e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati. Nel complesso sono stati circa tremila i produttori che hanno presentato i propri campioni al giudizio dei degustatori e più di trentamila i vini assaggiati, rigorosamente alla cieca, da un migliaio di sommelier. Tra questi sono oltre seicento le bottiglie premiate con il massimo riconoscimento, le Quattro Viti, protagoniste dei banchi d’assaggio. I soci e i lettori della guida ritroveranno anche in questa sesta edizione la Freccia di Cupido, assegnata ai vini in grado di suscitare emozioni al primo sorso, e il Salvadanaio, il simbolo che identifica una spiccata qualità, con un occhio attento al prezzo di vendita. Novità di quest’anno è la segnalazione della produzione di olio extravergine d’oliva da parte delle aziende citate. Accanto alla guida cartacea non bisogna dimenticare la pratica app, un utile strumento da portare comodamente con sé sul proprio smartphone. La presentazione della Guida Vitae 2020, in definitiva, ha tracciato un quadro dell’ottimo stato di salute del vino italiano e dei suoi professionisti. In Italia si beve con maggiore consapevolezza e i consumatori stranieri apprezzano sempre più le nostre etichette. I produttori sono ormai considerati i custodi del benessere della terra e i sommelier sono riconosciuti come ambasciatori dell’eccellenza vitivinicola nel mondo. La scelta della Capitale, per la prima volta sede della manifestazione, ha di fatto consolidato l’efficace sinergia raggiunta tra la più grande associazione di comunicatori del vino e le principali istituzioni del Paese. Un percorso ancora lungo e avvincente è quello da compiere, ma fino a qui le nuvole ci hanno condotto sul giusto cammino.