l'oro della
Mosella

Massimo Zanichelli

Una serie di anse e meandri si allungano a nastro seguendo il corso del fiume; vigneti impervi, fra terrazze a strapiombo e audaci rittochini che sembrano scendere in picchiata verso l’acqua, tappezzano senza soluzione di continuità le due sponde. È lo scenario meraviglioso della Mosella, uno dei territori più erti ed emozionanti del mondo del vino. Prende il nome dal fiume che l’attraversa, il quale nasce sul massiccio dei Vosgi, percorre la Francia, si inoltra nel Lussemburgo e infine entra in Germania, sfociando dopo un lungo e tortuoso passaggio nel Reno. Vi dimora il vitigno più originale, eclettico e longevo del pianeta Terra, il riesling, che qui, come in altre parti della Germania (Pfalz, Rheingau, Nahe) ha trovato da secoli il suo habitat ideale. Occupa il 62% della superficie: quasi 5500 ettari sugli 8743 totali, con ben 3500 ettari di vigne ripide (Steillagen), come in nessun’altra zona vitivinicola del mondo. La Mosella tedesca, o Mosel, che da Perl arriva a Koblenz (140 km di strada), è infatti caratterizzata da un susseguirsi ininterrotto di vigneti a palo singolo, spesso frammentati in piccoli appezzamenti, fortemente inerpicati; da terreni in ardesia di vario colore e natura capaci di valorizzare il potenziale aromatico e acido del riesling; da cantine presenti in ogni angolo di strada; da un paesaggio aspro e ameno, selvaggio e romantico, che attira il turismo al di là della bontà, spesso struggente, dei suoi vini. La Mosella ha assorbito anche il territorio dei suoi affluenti Ruwer e Saar: fino a poco tempo fa il suo nome era infatti Mosel-Saar-Ruwer. È suddivisa in tre principali zone (Obermosel, Mittelmosel, Untermosel) e in sei settori o Bereich (Moseltor, Obermosel, Saar, Ruwertal, Bernkastel, Burg Cochem). La parte più a sud, l’Obermosel (Mosella Superiore), coinvolge il Bereich Moseltor (“porta della Mosella”), ovvero l’alto corso del fiume che segna il passaggio in Lussemburgo e l’ingresso in Germania (è caratterizzato da terreni alluvionali sabbiosoghiaiosi e da vini leggeri e aciduli), e il Bereich Obermosel propriamente detto, dove si coltiva prevalentemente l’elbling, che preferisce il calcare.

Il Mittelmosel, o media Mosella, il distretto più conosciuto e significativo, comprende il Bereich Saar e il Ruwertal, le zone dei due affluenti, il più importante dei quali è il Saar, poco meno di 750 ettari tra Serrig e Konz quasi interamente consacrati al riesling, qui meno incisivi nell’espressione, ma non meno longevi, con vigneti dalle altitudini più elevate rispetto al corso centrale della Mosella; e soprattutto il Bereich Bernkastel, che abbraccia i comuni più noti (Ürzig, Bernkastel, Brauneberg, Piesport, Trittenheim, Graach, Wehlen, Erden) e i migliori vigneti della regione. È il regno dell’ardesia di origine devoniana, dalle colorazioni diverse, blu, grigia, marrone, rossastra, ognuna con le sue caratteristiche – la pedologia della Mosella è assai complessa –, capace di influenzare il carattere dei vini, più minerali rispetto a ogni altro luogo della terra, e di conservare il calore del giorno per favorire le maturazioni autunnali (il riesling è un vitigno tardivo).